Definisci "capirsene di cinema orientale".
Il cinema orientale (parlo del Giapponese che conosco un po', meno il coreano, pochissimo il cinese) ha una caratteristica fondamentale: è lento come una giornata agostana passata a dissodare un campo arido e pieno di sassolini.
Non è solo lento, ma normalmente è monofocale: c'è un soggetto, lo si sviluppa. Questo è il film.
Che poi è il motivo per cui alcune volte lo rotengo meglio dei film amerrigani.
Che fanno gli americani? Un film di Dragonball? Eh, ma almeno un'ora di love-story no? Il pubblico la vuole!
Un kolossal come King Kong? Eh ma la scena di 20 minuti in un canyon pieno di schifezze che non aggiunge niente alla trama ci vuole! Il pubblico la vuole!
E divagazioni simili che sono la morte del cinema degli ultimi anni.
Film di 2 ore emmezza che se durassero un'ora e quarantacinque sarebbero MOLTO meglio, quasi buoni film.
Il cinema nipponico invece è più intimo, lento, e spesso le cose non sono dette 'in faccia' o con 'spiegone' finale, ma semplicemente lasciano allo spettatore una certa libertà interpretativa che non insulti la sua intelligenza. Un po' come certa roba dei Cohen.
Old Boy, se lo rivedessi oggi, credo mi deluderebbe un pochino. Concordo che la storia dell'ipnosi è un escamotage ed il finale, bello al primo giro, oggi credo sembrerebbe un po' forzato. Del film ricordo un ottimo protagonista, una fotografia interessante e poco altro. Ma forse è meglio così.