Mi hai fatto appena conoscere questo suo post (Lui ha troppo un bel nick per non andare a vedere chi fosse)
Onorevole Binetti,
Ho la supponenza di scriverle in questi giorni per lei difficili, sperando che trovi nelle mie umide parole lo stimolo a continuare con la sua sacrosanta campagna di civilta', come un Lemming che imperterrito corre verso il baratro.
Forse non mi credera', ma so perfettamente come ci si trova ad essere duramente constestati dal proprio partito, dalla stampa, dall'opinione pubblica sotto i 75 anni e dall'unione europea. Una volta ho fatto una scoreggia in ascensore e non le sto a dire l'incidente diplomatico.
Come lei, ritengo sbagliato introdurre norme che puniscano la discriminazione contro gli omosessuali. E' sempre molto pericoloso legiferare contro la discriminazione, perche' potrebbe rivelarsi un enorme cavallo di troia (o cavallo di trans?). Si inizia infatti con il proibire discriminazioni ragionevoli sulla carta come quella sull'omosessualita', ma come niente si finisce con il proibire discriminazioni contro i nazisti, i pedofili, le cover band dei Metallica.
Inoltre vorrei spezzare una lancia nei confronti della tanto bistrattata pratica della discriminazione. In un mondo vieppiu' complesso e ricco di sfaccettature, la mente umana ha bisogno di semplificazioni per non impazzire sommersa di informazioni. La discriminazione ci aiuta in questo indirizzandoci in una societa' in cui tutti i genovesi sono avari, le scandinave sono facili e gli inglesi non si lavano il sedere. La discriminazione e' cio' che differenzia l'uomo dalla bestia e dai fiori di campo.
A volte poi mi fermo a pensare che se Leonardo da Vinci non avesse perso tempo a molestare gli inservienti, a quest'ora avremmo la fusione nucleare fredda. Quindi mi chiedo: siamo veramente sicuri che gli omosessuali non siano da discriminare?
Se l'omosessualita' fosse una malattia non avrei niente da obiettare, in quanto i malatti non devono essere di certo oggetto di discriminazione, altrimenti sarebbe un grosso problema per diabetici, juventini etc. Ma l'omosessualita' non e' una malattia: e' una scelta, e come tale e' soggetta a critiche da parte di chi ha la determinazione di resistere ad una simile decisione.
E se parliamo di critica, beh di certo non mancano i rilievi che possiamo fare ai gay. Cosa sono ad esempio tutte quelle piume e quei fisici palestrati che essi mostrano in giro? Non si rendono conto che stanno sottraendo le piume al loro giusto posto, i cuscini? Non si rendono conto che con i loro addominali a scacchiera ci stanno umiliando di fronte alle nostre donne?
E tutte le teorie sull'accettazione sembrano lodevoli sulla carta, ma soffrono all'atto pratico per il fatto che, cosi' facendo, siamo poi costretti ad insegnare ai nostri figli un concetto complesso e pericoloso come la diversita'. Come faremo poi a convincerli a diventare ragionieri?
Ritengo che deputati e senatori siano moralmente tenuti a considerare le preoccupazioni di tanti cittadini che hanno votato le liste bloccate che li hanno mandati in parlamento come da volonta' di una manciata di funzionari di partito alla ricerca di yes men a cui dare un'inutile poltrona.
Quindi incominciamo per favore a legiferare con severita' e giustezza. Gli omosessuali sono liberissimi di essere omosessuali, ma affinche' essi non pregiudichino la nostra liberta' di avere ribrezzo per gli omosessuali, e' doveroso che essi esprimano i propri istinti contro natura secondo canoni ormai riconosciuti e, con grande sforzo, tollerati da noi aficionados della vagina.
Secondo uno studio che ho appena inventato, gli Italiani avrebbero molti meno problemi con i finocchi (sto cercando di trovare sinonimi volgari perche' ho scritto cosi' tante volte il termine 'omosessuale' che incomincio a sentirmi attratto da Rocco Papaleo) se questi manifestassero la propria frocita' scegliendo tra una delle sei categorie sottostanti:
1) Giorgio Armani
Ghei senza fartelo pesare. Abbigliato in maniera sobria (quasi come uno che veste Armani), non lascia mai trapelare che il suo sedere fa eco. I suoi non sono fidanzati, sono amici ai quali lascia il patrimonio in eredita' unicamente per motivi entropico-altruistici.
2) Il gaione di Beverly Hills Cop II
Oggettivamente recchia, ma in modo innocuo e divertente.
"Ce la vuoi la scorzetta di limone nel caffe'?"
"Se non e' troppo disturbo."
3) Michael C. Hall di 'Six Feet Under'
Cosi' pieno di conflitti interni che non ha il tempo materiale per infastidire con le sue istanze checchiche noi gente che lavoriamo.
4) Roberto Formigoni
Un gay del PdL. Come dire la panna sulla diarrea: un accostamento cosi' inconsueto e paradossale che il cervello umano non riesce a processarlo correttamente, e pertanto lo tollera.
5) Keanu Reeves
Bello, ricco, famoso... speriamo che sia culo cosi' la smetto di rosicare.
6) I tesserati del Blue Oyster Club, in 'Scuola di Polizia'
Ah ah ah! Forte perche' in ogni episodio gli sceneggiatori trovavano il modo di farci andare i cattivi. Zazzara zazza zan!
Se poi i culacchioni scegliessero di ignorare la nostra proposta, io spingo con un certo entusiamo verso la tolleranza zero. Anzi, visto che gia' la tolleranza pare sia sullo zero, in questa sede invento la tolleranza -273.15.
Propongo che lei proponga un disegno di legge che deporti tutti gli omosessuali del pianeta nel loro paese di origine: la Francia.
Un muro ricoperto di disegni di donnine nude separera' Gaya (nuovo nome della Francia) dall'Europa definocchizzata.
Gaya non partecipera' ai mondiali di calcio o al sei nazioni, ma le sara' concessa una rappresentativa per il nuoto sincronizzato olimpico.
Due volte all'anno, degli eterosessuali in tuta anti radiazioni si recheranno a Gaya per prelevare modelli di abiti, che poi saranno confezionati da mani maschie di bambini indiani.
Onde evitare che nuove sacche di omosessuali si formino fuori dal perimetro di Gaya, tutte le nazioni dovranno periodicamente selezionare e deportare quei maschi che all'eta' di 19 anni non avranno ancora avuto il coraggio di fare l'amore con una donna. Il limite di eta' sara' abbassato a 12 anni per i paesi scandinavi.
Si avra' pertanto come effetto collaterale che Gaya ospitera' non solo la popolazione homo, ma anche quella nerd, diventando in pochi anni un paradiso del design e dell'hi-tech.
Uhm.
E tempo di prendere residenza a Montecarlo.
Con immutata stima,
Gianluca Belvisi
(eterosessuale con una fascinazione per le lesbiche)
PS: Piu' ci penso e piu' mi convinco che con la mia proposta sulla ristrutturazione della Francia lei possa risolvere la questione omosessualita' una volta per tutte. Credo di sentire odore di premio Nobel, e non proviene dal mio forno! No aspetti, proviene dal mio forno. ]
Il vecchio topic politico non funge quindi non potevo citarlo.