Scusate il ritardo, ma il gioco l'ho affrontato solo di recente, e finito dopo una ventina di intense ore l'altro ieri.
L'ho avvicinato con pareccho scetticismo, che mi derivava da motivi di vario genere. Il primo, la mia avversione per gli RPG videoludici, che sono generalmente lenti, limitati, con sistemi di combattimento soporiferi e trame stupide e offensive. Inoltre non amo particolarmente la sci-fi "in pigiama", quella un po' snob di Star Trek e simili. Troppo cerebrale, non sono mica un ingegnere.
Mass Effect non fa eccezione, almeno inizialmente. Ti travolge subito con un sacco di documenti audiotestuali che vanno a ravanare nell'intimo del suo mondo virtuale, raccontandoti qualsiasi aspetto socio-economico e facendo un breve riassunto dei prossimi due secoli come se li immagina BioWare. E qui la mia aria di sufficienza è iniziata a vacillare. Gli sceneggiatori si sono spinti oltre il misero compitino di creare un universo striminzito con una storiellina sulla distruzione del mondo (che comunque c'è, non temete). Sono stati capaci di raccontare come l'umanità ha scoperto lo spazio profondo, come si è organizzata politicamente e come si è rapportata con le altre specie aliene. I rapporti politici tra noi e loro sono spietatamente lucidi e verosimili, almeno dal mio punto di vista "terrestre". Diversi particolari della vita futura sono illustrati fin nei particolari tecnici, come la gestione dell'internet interplanetario.
A questo proposito, una delle cose più affascinanti del mondo di Mass Effect è il suo senso del limite. Non c'è una tecnologia che può fare tutto, non è la classica fantascienza dove tutto è "troppo oltre" il presente. L'extranet di cui sopra, per dire, ha una banda limitata, per cui è possibile utilizzarla sulla base delle priorità. Come a dire: certo, è un futuro avanzato, ma la banda è sempre la banda, e ci sarà ancora una Telecom con cui fare i conti. Gli stessi avanzamenti tecnologici, inoltre, sono stati resi possibili dal ritrovamento di resti di una civiltà più avanzata, così da giustificare un'umanità che soltanto tra 200 anni sarà in grado di scorrazzare liberamente tra i sistemi solari. Lo stesso senso del limite è presente in tutte le razze aliene, caratterizzate con grande profondità. Ognuna ha le sue doti e i suoi difetti. Per quanto ognuna sia riassumibile in un elemento dominante, ognuna è un insieme di debolezze, punti di forza e diversità che la rende particolarmente affascinanti. Dio solo sa quanto vorrei poter conoscere una Asari o un Krogan, senza dubbio le due meglio riuscite per approfondimento e drammaticità.
La seconda grande intuizione di Mass Effect è quella di sposare completamente i combattimenti in real time. Si tratta di uno sparatutto, senza compromessi. La qualità dei combattimenti è piuttosto deludente, siamo a livello delle produzioni medio/basse di genere. Apprezzo comunque la scelta, anche perché non ho mai capito perché gli RPG su console dovessero per forza avere i combattimenti a turni. Era una convenzione dettata più da pigrizia intellettuale che non da reale esigenze strutturali. Anzi, il tempo reale è molto più vicino ai gusti del giocatore contemporaneo, per cui non aveva molto senso restringere le potenzialità di mondi virtuali enormi alla nicchia di chi ama i turni. GTA San Andreas già ci aveva provato, blandamente, ma Mass Effect è un gioco d'azione su larga scala in tutto e per tutto. Il gioco di squadra funziona male e il level design è piattissimo (corridoi su corridoi, con angoli retti tra una sezione e l'altra, anche all'aperto), ma vista la scala della produzione ci può anche stare.
Mass Effect, insomma, mi ha avvicinato a due generi che non digerivo: il sci-fi e il GDR. Mi ha coinvolto, mi ha fatto pensare, mi ha divertito con dialoghi ben scritti e battute brillanti, perlatro discretamente recitate anche nella nostra lingua. Ho respirato quel senso di scoperto, di ignoto, di immenso a cui ambiscono tante produzioni simili, ma che difficilmente riescono a raggiungere. Penso sia stato creato con il chiaro intento di avvicnare chi non ama i GDR classici, quelli che puntano poco sia sull'azione che sull'interazione tra personaggi. In Mass Effect le cut scenes sono relativamente poche, e i pianeti e le culture si scoprono in modo attivo e partecipe, camminandoci sopra e sostenendo conversazioni con altre forme di vita. Sinceramente, è come vorrei che fossero i GDR d'ora in poi. Ecco, magari con un motore grafico che riesca a stare insieme senza scordarsi le texture in giro per l'universo, questo sì.
Giocatelo.