Cinemarvellone che mi ha lasciato del tutto indifferente. Azzecca un sacco di cose, tra cui setting e comprimari (menzione d'onore a Michonne, ma anche alla sorellina e all'ex del panterone), ma fallisce miseramente nell'elemento più importante: T'Challa è un manichino incolore del tutto privo di carisma, sembra un Bersani impegnato a smacchiare il giaguaro mentre intorno a lui i populismi portano alla rovina il paese.
Il problema è sia di scrittura che di interpretazione: il neo-re è sì affranto per la morte del papino, ma non ha un singolo momento convincente in cui esprime una posizione netta sul conflitto tra chi vuole un Wakanda interventista e chi un Wakanda menefreghista, con argomentazioni sciape recitate con un'espressione mezza affranta, che tanto c'è una sequenza action dietro l'angolo a riattivare il battito del pubblico.
Dopo la mezza delusione di Homecoming, la formula Marvel rinconferma la sua tendenza a saper porre in risalto i supertipi più in ombra (Ant-man, Strange, i Guardiani) e a mortificare quelli che avrebbero qualcosa in più da dire (Spidey, Thor "Vamos a la playa" Ragnarock, questo Black Panther). A questo punto non so quanto positivo sia l'ipotetico ritorno dei mutanti e degli F4 al gregge.