Ieri ho cominciato e concluso Ovivo.
Si tratta di un gioco molto semplice: ogni livello è una composizione artistica di aree bianche e nere, le une con gravità positiva e le altre con gravità negativa (nel senso che si "cade" verso l'alto). Noi controlliamo una palletta che può solo andare a destra, sinistra e switchare tra le aree B/N, a patto di trovarsi su una superficie di confine.
Molto più semplice a farsi che a dirsi.
Lo scopo di ogni livello è la raccolta di alcuni collezionabili (facoltativi) e il raggiungimento della fine del percorso tracciato, per sbloccare il livello successivo e completare una sorta di mandala.
In breve: 2 colori, 3 pulsanti, nessuna trama, 2-3 ore per il 100%.
Stop.
La dinamica è originale e con un po' di pratica diventa gradevole muoversi rapidamente "oscillando" tra i due elementi, MA avrei spinto un po' di più sul design dei livelli, anche a scapito dell'aspetto artistico che comunque emerge solo nelle visioni di insieme e non nelle fasi di gioco, quando lo zoom è troppo stretto.
Per i due spiccioli che costa lo consiglio, un paio d'ore - e non molto di più - sono gradevoli per un gioco così essenziale che non introduce nulla più di quanto mostrato nella prima schermata... a parte un paio di timidi tentativi di variare la meccanica sul finale che mi sono sembrati un po' maldestri.