- Contestualizzazione dei collezionabili da calci in culo. Passino le pagine del manoscritto (comunque messe alla cazzo), ma i termos del caffè? No davvero, devo trovare 100 termos del caffè in un gioco horror? Sì.
In realtà le pagine del manoscritto messe in giro a cazzo se vogliamo hanno una spiegazione, che poi è la stessa spiegazione che giustifica quasi ogni roba assurda che c'è nel gioco. "Quasi" perché i thermos veramente non hanno senso.
Comunque io di tensione ce ne ho trovata pochina, però qua si entra veramente tanto nel reame della sensibilità personale: c'è chi si caca sotto coi Resident Evil, chi coi Silent Hill, chi coi Siren, chi con niente, suppongo possa esserci anche chi si caca sotto con Alan Wake.
Di una cosa, però, sono convinto: quegli altri giochi qua sopra, soprattutto Silent Hill e Siren, puntavano molto sul farti provare un senso di inferiorità e di impotenza. In Alan Wake questa sensazione non ce l'ho mai avuta, anche quando combattevo con robe enormi. E non è una questione di livello di difficoltà, il punto è proprio il contesto: la luce è un'arma troppo forte, specie per come è inserita nel gioco, e dall'inizio alla fine sei sempre nella situazione di poterti difendere da qualsiasi cosa. Anche nelle situazioni in cui i nemici hanno avuto la meglio e mi hanno fatto fuori, non provavo mai quella tensione da gioco horror, era più una sfida da FPS. Non so se mi sto spiegando...
Però quoto te e alienzero sull'ambientazione: davvero bella e "solida". La sensazione di essere in un posto vero, credibile, è forse la cosa che mi ha colpito maggiormente.
http://www.gametrailers.com/download/65250/t_alanwake_6adfh_vr_gt_hd.wmv
A voi i commenti. Ah attenzione all'inizio c'è una scena un po spoiler mentre parlano i 2 piccionicini...
ma vedi tu se si puo inserire una roba del gnere in una recensione...
Beh, capisco il fastidio, però è veramente l'inizio del gioco e secondo me ci può stare di inserirla se vuoi parlare della trama.
Per capirci, è dopo quella scena che si inizia a giocare "sul serio".