Preso coi "bollini della spesa" di Steam.
La prima mezz'ora è stata abbastanza noiosa, poi quando ho realizzato che i fratellini potevano effettivamente
colare a picco nei burroni o essere randellati a morte da giganteschi troll
, ha cominciato ad essere interessante.
La prima volta che mi ha strappato un sorriso, è stato quando
c'era da spostare quella colonna per inceppare gli ingranaggi, attraverso il percorso nella miniera
. E insomma... mi ha ricordato l'ultimo trasloco.
Apprezzo sempre un gioco che si riesca a esprimersi chiaramente senza i dialoghi (pure sia uno stratragemma per non doverlo doppiare/sottotitolare), a coprire la necessità di addestrarti con un tutorial, di interrompere il gameplay con la schermata che ti dice "per fare la cacca premi X, per pulirti il culo premi Y". Qui in effetti un paio ce ne sono, e mi chiedo se fossero proprio necessarie.
Il mio ideale è Limbo. Avvii il gioco, inizi a giocare. Senza passare per menù, partite salvate (che ti vuoi salvare?) interfacce che ti ricordano costantemente quanta vita e quanti soldi hai.
Limbo d'altronde ha una meccanica di gioco collaudata da trent'anni che chiunque abbia mai preso in mano un pad conosce. Brothers no, ma non credo la gente si sarebbe buttata dal balcone, se si fossero risparmiati di specificare che le azioni si innescassero coi tasti dorsali.
Volevo scrivere un plauso, ne è uscita una piccola critica dovuta al fatto che si poteva fare "ancora meglio".