@Pierre: Statte bbono, però, qui si confonde la lana con la seta (e si sparano un po' di minchiate assortite ^^).
Il taglio "asado de tira", la punta di petto nostrana, è uno dei tagli più duri al mondo. Pertanto non puoi cucinarla come una bistecca (il broiling di cui ho parlato prima, cottura breve ad elevate temperature), ma si usa la cosiddetta tecnica del "low & slow", ovvero cottura lunga a bassa temperatura.
Per rendere quel taglio così buono come lo hai mangiato (e i messicani e gli argentini sono maestri proprio in quel taglio), la cottura deve essere fatta intorno ai 100°C e per tempi che sono (se non ricordo male) intorno alle 7-8 ore (ma se ricordo male sono comunque almeno 5 ore di cottura).
Conclusione, scordati di mangiare l'asado de tira al sangue, in Italia o in qualsiasi altro paese del mondo ^^
La bistecca, invece, la mangi al sangue o al massimo a cottura media.
edit: ragazzi, come per qualsiasi argomento, tocca studiare per saperne davvero
ri-edit: mi è venuto il dubbio che tu abbia mangiato la punta di petto, ma non in forma di pezzo-gigante-tagliato-a-fette, ma proprio a bistecca. In questo caso la cottura va solitamente fatta in broiling per la prima parte, in modo da far esplodere la reazione di maillard, e in cottura indiretta per la seconda parte. Si può usare la tecnica del foiling (si avvolge la bistecca in fogli di alluminio e si cuoce a cottura indiretta) per accorciare i tempi, ma non ditelo agli integralisti. Ovviamente, non non avendo un pezzone-gigate, la bistecca si cuoce in meno tempo, ma il risultato è lo stesso: il pezzo di carne si ammorbidisce, cosa che non avresti potuto avere in caso di sola cottura diretta.