2) Illegittima per chi?
Per chiunque, dovunque.
Ho l'impressione che si utilizzi il nostro metro morale per misurare le azioni che avvengono nel preente distopico di TLOU.
Il nostro metro morale è il risultato di millenni di evoluzione sociale e culturale.
E tra i popoli evoluti, la maggior parte dei principi sui quali si basa sono condivisi.
È qualcosa di più di "una delle possibilità".
Uno stato di necessità può piegarlo al contesto, magari, ma non ridefinirlo.
Il nostro "metro morale" è, però, anche figlio di una realtà che ti permette il lusso di poterlo applicare.
Il mondo di TLoU2 NON è il nostro mondo (se non formalmente dato che le vicende si svolgono su di un sasso, in viaggio nello spazio, che ha come nome Terra), è un mondo profondamente differente, una realtà profondamente differente, che impone parametri morali differenti.
In quel mondo il nostro "metro morale" ti renderebbe difficile (quasi al limite dell'impossibile) salvare la tua famiglia senza venir bollato come criminale. In quel mondo, il "metro morale" non lo dettan solamente l'evoluzione culturale e sociale, lo dettan principalmente la realtà e la necessità di sopravvivere.
In quella realtà che è il mondo di TLoU2 tra rispettare il nostro "metro morale" e morire/sacrificare tutto o trasformarti in quel che la società attuale definirebbe un mostro per salvare l'umanità (od anche solo la tua famiglia), tu cosa sceglieresti?
Esatto, non c'è metro morale in quel mondo. Non esiste più. Non c'è più un vincolo. Sono tutti pronti a scattare, vedi festa, vedi Seth, vedi Joel, vedi Ellie
"Che volevi fare Joel? Ucciderlo". È molto sottile l'interpretazione che Straley e Druckmann sono riusciti a gestire. Le ultime 3 pagine di discussione sono la dimostrazione, oserei dire, empirica che la visione non è univoca - per niente - e non è assolutista - per niente - non è di facile soluzione - per niente.
Joel è uno stronzo egoista.
Ma non possiamo non condividere il suo gesto in TLOU.
Ellie è una vendicativa ed ossessiva stronza.
Ma non possiamo non accettare le sue motivazioni vendicative in TLOU2
Abby non ha tutti i torti a fare quello che ha fatto, ma è stata stupida a non aspettarsi una conseguenza.
Ce l'hanno un nome tutti questi aspetti.
Dilemma morale.
O come scriveva Miguel Sicart, "wicked problems"
Ovvero, quei dilemmi morali in cui l'agente (cioè noi) non dispone di tutte le informazioni necessarie per fare la propria scelta. Il processo decisionale, quindi, ha un output incerto (cura), elaborato comunque in base alle convinzioni morali del giocatore. Ma, l'aspetto più importante, sta proprio nel fatto che la risposta al dilemma morale non porta "benefici" al giocatore, il che significa che non può fare scelte in base alla propria strategia di giocatore/gamer o per ragioni meramente strumentali. Pertanto, tali problemi sospendono il lato meramente strumentale-ludico dell'utente, a favore di una riflessione squisitamente etica. Joel decide di salvare Ellie e distruggere il gruppo delle Luci ed il loro capo, dopo aver scoperto che il processo l'avrebbe uccisa. Lo sappiamo.
MA
Ma se avessimo avuto la certezza che la cura avrebbe salvato il mondo, chi di noi non avrebbe condannato il gesto di Joel? Parlo a livello personale, ma con un esito CERTO della cura, pure io avrei donato la mia vita, non si può compiere, in una situazione simile, una scelta così egoista. Ed Ellie lo avrebbe fatto.
Invece il trucco è appunto non fornirci tutte le informazioni. Sappiamo che la cura POTEVA funzionare, non sappiamo altro, è una mera supposizione. Certo, ci sono diversi file che parlano di una compatibilità straordinaria con l'anatomia di Ellie, e anche le diverse note a margine su diversi fogli medici, ci fanno supporre che avrebbe funzionato molto probabilmente. L'arco del personaggio di Joel lo vede venire a patti con la morte di sua figlia all'inizio dell'epidemia, mentre alla fine si riscatta per diventare una figura paterna per Ellie. Questo è fulcro del suo personaggio, da contrabbandiere spietato, torna a provare una pulsione paterna. Eppure nemmeno quel fortissimo sentimento lo salverebbe, se sull'ago della bilancia ci fossero i destini di migliaia di persone e del mondo (o quel che ne rimane).
Il dilemma morale è appunto se le sue azioni per salvarla possono essere giustificate, quando l'alternativa è la possibilità di salvare il mondo. Ognuno di noi può provare a trovare il bandolo della matassa, ma non lo troverà. È fatto apposta per non essere trovato, essendo invisibile.