Per quello che mi riguarda nessuno mi costringerà mai a cambiare il modo di parlare o scrivere. Non certo per decreto. Lo farei naturalmente nel corso degli anni adeguandomi alla lingua di tutti i giorni.
Dopo tutto uso anche io la (inutile) parola Selfie (pensate che la prima volta che l'ho sentita alla radio pensavo si alludesse a un'altra cosa che uno si fa da solo
) che 10 anni fa non esisteva nel vocabolario italiano.
Se oggi trovassi scritto in un documento burocratico la Swhva credo non mi farebbe né caldo né freddo. Certo se invece sentissi oggi parlare un giornalista al TG come il mitico Caccamo mi farebbe piuttosto ridere.
Ridere con la goccia ghiacciata sulla guancia.