La prima notizia rilevante è che si tratta della riduzione scala 1:1 del reboot del 2013, con l’aggiunta di qualche particolare narrativo di Rise. Diciamo, 80 % TR 2013 e 20% Rise.
La seconda notizia sorprendente è che, incredibile, si tratta di un film decente. Con tutte le premesse della pellicola tratta da un videogioco di successo, di un prodotto ricreativo leggero e lineare e con l’ottica del rispetto per l’opera originale. Il film non è assolutamente frastornante, si prende una mezz’ora di doverose informazioni prima di entrare nel vivo dell’azione e le scene più concitate si tracciano nel solco di opere similari senza eccedere in assurdità e sciocchezze. La trama è esile e presenta qualche snodo non del tutto fondato, ma si tratta di questioni di poca rilevanza. Ho particolarmente gradito la sobrietà della messinscena, per esempio la locazione finale del film poteva essere molto più spettacolare e artefatta, invece hanno optato per una resa “realistica” che non mi è dispiaciuta affatto. Lo spirito c’è tutto e il risultato finale in termini di scrittura l’ho preferito ai due precedenti film, il cui valore affettivo, per me, supera di gran lunga il loro valore cinematografico.
Ma la grande sorpresa è lei, Alicia Vikander, attrice che io non conoscevo. Sin dal primo trailer avevo avuto l’impressione di una figura molto lontana dall’iconografia classica del personaggio, per abbracciare interamente il nuovo stile del reboot videoludico. Invece, fatta eccezione per l’annosa questione del seno, la Vikander recupera la fisionomia minuta ma muscolarmente esplosiva del personaggio originale, a cui aggiunge una faccia particolarissima, un po’ da meticciato e un po’ squadrata che nulla ha a che vedere con la modella imbronciata che negli ultimi 5 anni ha caratterizzato il videogioco. Così tra smorfie di sforzo e dolore, tra sorrisi sghembi e mandibola serrata, deltoidi scolpiti e natiche di marmo, questa Lara è molto più rispettosa dello spirito originale del personaggio di quanto fosse lecito aspettarsi ad una prima occhiata. Anche più di Angelina Jolie, donna che venero e trovo incredibilmente brava e bella, ma che è stata tirata a forza nel personaggio.
E l’ultima immagine non fa che rafforzare questa idea.
Aspettando ardentemente un seguito, intanto mi compro questo in blu ray.