mi spieghi allora perchè dobbiamo uccidere le guardie nell'aeroporto per partire per lo yemen? che senso ha che drake (l'originale) voglia cancellare le tracce del ritrovamento, e per farlo semini indizi dappertutto? chi sono il beduino e i suoi amici? perchè mi aiutano? perchè vogliono fermare i cattivi?
Perché è un videogioco e la trama deve essere uno spunto all'azione. Altrimenti il mistero è insolvibile, nessuno lo scopre e Nathan Drake fa il saldatore.
In realtà nei videogiochi la trama non deve funzionare tanto nel suo complesso, come successione di eventi, ma come piccole microscene. Per dire, molti apprezzano la trama dei GTA. In realtà non c'è un vero intreccio, ma tante microstorie, piccole scene teatrali che presentano scorci di vita, personaggi, battute, drammi. Ti dicono cosa devi fare e perché, poi finiscono lì. Uncharted funziona quasi allo stesso modo, con siparietti dal tono leggero che danno il la all'azione. Se li metti tutti in fila ti ritrovi solo una caccia al tesoro, ma mentre giochi non ci fai troppo caso, perché vuoi solo sapere dove andrai dopo.
La parte dei beduini secondo me fila. Loro pattugliano il deserto, trovano prima questa carovana di gente armata e poi un povero Cristo che è evidentemente un loro nemico e li combatte da solo. Gli salvano il culo e gli chiedono informazioni. Scoprono cosa vuole fare la carovana e lo aiutano a fermarla per evitare che facciano danni.
Non viene esplicato il rapporto tra Drake e Salim, il fatto che l'arabo lo trovi una persona affidabile e decida di non ucciderlo ma di aiutarlo a salvare l'amico e fermare i cattivi? Sì, ok, ma sticazzi, Salim è solo un gancio per l'ambientazione desertica, non aveva senso dedicargli troppo spazio.
Uncharted 3 tra l'altro è piuttosto diverso dai primi due, a loro volta non proprio identici. Il primo è uno sparamuretto piuttosto tattico, con spostamenti tra copertura e copertura e nemici che si dividono e cercano di prenderti al fianco. Il secondo punta più sulla spettacolarità e ha meno sparatorie di questo tipo, privilegiando scontri più "inscenati". Il terzo cambia ancora. Si spara meno, ma di solito in ambienti aperti in cui muoversi molto con i nemici che ti vengono addosso, il che incentiva il corpo a corpo. Il passaggio dal primo al terzo è quello che c'è tra un Gears of War e un Vanquish, diciamo. Nel quadro generale magari è poco, ma una grossa serie ha sempre dei paletti da rispettare per restare riconoscibile e secondo me sono stati bravi a rimescolare le carte a disposizione.