il discorso sull'equilibrio del gioco penso sia interessante. Quello che dice salem, per quanto da filtrare, è cmq basato su un fondamento di verità.
il focus del gioco passa dai combattimenti (molto migliorati) all'esplorazione/attraversamento ambienti, con un ratio che è passato da 80-20 a 50-50. In questo senso, il gioco non offre una sfida reale. Le fasi platform sono decisamente semplici, gli enigmi non ne parliamo, il quid ludico scarseggia. Le fasi shooter, che sono l'unica cosa le cui meccaniche spaccano, sono presenti in numero minore. Su cosa han puntato i ND? Sul coinvolgimento emotivo, la messa in scena, la pura e semplice sboroneria tecnologia. E hanno conseguito il risultato! E' quello il bello: è il gioco perfetto per le puttane grafiche
messo però a confronto con TLOU e il suo ritmo/alternanza di momenti perfetto, U4 è quasi più una continuazione del discorso fatto con left behind. La prima passata del gioco funziona, tutto è bello e gli occhi sono a cuore. Eventuali seconde e terze tornate rischiano veramente di essere pesanti.
dunque mi chiedo: che strada deve prendere ND? considerando che è uno studio che tende a non buttare via nulla dell'esperienza fatta, questa gestione dei tempi e del ritmo del gioco rischia di segnare la via futura per lo studio. Druckmann farebbe meglio a fare cinema? ND IS DOOMED?
personalmente spero che tornino indietro: U4 con più sparatorie (a costo di rendere il tutto più giocoso) e qualche set piece in più sarebbe stato fedele al suo buon vecchio quid ludico, eventuali replay sarebbero stati più piacevoli, e ci sarebbe cmq stato un bel po' di tempo e occasioni per raccontare una bella storia.
dico questo che poi ogni volta che metto su il gioco ho gli occhi a cuore, sono una puttana grafica del resto. Ma secondo me è un titolo che espone molto più il fianco alle critiche rispetto a TLOU. Il metacritic è generoso col gioco, ma col senno di poi mi stupisce che non ci siano più recensioni di "baluardi del gameplay puro" che criticano il gioco per l'approccio scelto.