Ma cielo che vecchi frignoni.
Quest'industry è l'unico settore umano che invece di essere in caduta libera da centinaia d'anni come letteratura, arte, musica e teatro si migliora e genera classici costantemente, senza neppure seguire i valori dell'inflazione monetaria, altrimenti nell'ultimo triennio i giochi avrebbero dovuto aumentare di 30 euro.
Chi nega la giustezza delle riedizioni non ha capito che l'umanità rivisita eternamente le opere che hanno lasciato un segno. E quelle che lasciano un segno è perché dicono qualcosa di eternamente valido sull'essere umano in un mondo in cui ogni 6 mesi cambia tutto. Diversamente, sarebbe come lamentarsi che oh, danno ancora Shakespeare a teatro, ma inventino qualche tragedia nuova invece di riciclare sempre Amleto.
Il punto è come sono fatte queste riproposizioni e se il prezzo a cui sono proposte è commisurato al valore di novità che portano. Part I è stato per me un pessimo remake, perché non reinterpreta praticamente nulla, porta novità solo nella grafica (con scelte artistiche anche discutibili) e più che altro della prima metà, ricicla tutta la parte di acting e gameplay e veniva venduto a prezzo pieno.
Questo Part II, a 10 euro, con settore tecnico aggiornato e nuovi contenuti, mi pare proprio inattaccabile.