Onestamente dopo il GameBoy le console portatili non mi hanno più interessato un granchè. Probabilmente perchè non riesco più da un bel pezzo a contestualizzare il gioco portatile nella mia giornata. Forse acquisterò PSP (che ho votato) solo perchè alcuni titoli esclusivi per la piattaforma mi incuriosiscono (Medievil, Ren-Goku, MGS Acid e anche quello della morte-con-la-falce-di-cui-non-ricordo-il-nome sembrano interessanti). Assolutamente non l'acquisterò subito, dato che, per quel che ci farò alla fine, il prezzo dell'hardware e del software all'esordio mi sembrano eccessivi. Che a 'giustificare' il prezzo ci siano poi le funzionalità come quella di poter vedere i DVD, non mi garaba più del dovuto. Questa cosa del multimediale mi sembra che stia diventando più un costringere l'ultente, piuttosto che offrirgli ulteriori possibilità.
Insomma alla filosofia 'l'amante del videogioco si prende l'handheld perchè vuole fruire il suo media anche sulla tazza del cesso' si sta sostituendo quella del 'l'amante del videogioco si deve salassare per giocare sulla tazza del cesso, in quanto l'handheld deve essere venduto a tutti perchè con diverse feature oltre al videogioco lo compera più gente'.
Personalmente la tendenza di Sony verso la console multimediale che funziona anche da macchina per il caffè non mi convince, e questo vale sia per per PS3 che per PSP. Mi da l'idea che le risorse in fase di progettazione e ralizzazione dell'hardware non siano finalizzate al videogioco, quanto ad entrare nelle case di più genete possibile. Portando all'estremo questa filosofia, in un futuro potremmo trovare macchine in cui quella videoludica sia solo una funzionalità al pari di tante altre, con tutti i possibili annessi e connessi della cosa. Vedo la console multifunzionale come la rivista generalista insomma. Quella che parla di musica, DVD, cellulari e videogiochi. Relegando questi ultimi in articoletti superficiali dedicati solo ai titoli pensati per un pubblico vasto ed eterogeneo.
Scusate per il leggero OT ma parlando di PSP non potevo non esporre queste mie perplessità