Al di là dell'abandonware, esiste un universo di avventure amatoriali gratuite e legalmente scaricabili, talmente numerose che mi è difficile segnalarne qualcuna in particolare.
Un paio di strade da battere a fondo:
http://www.adventuredevelopers.com/games.phphttp://www.adventuregamers.com/underground/games.phpUna recente ottima produzione italiana:
http://www.genereavventura.com/ita/gioca.htmlE ora una breve divagazione, dato che quella delle avventure amatoriali è una scena che ho seguito con assiduità fino a qualche tempo fa, quando avevo meno impegni.
Il centro di sviluppo più grosso, se di vero e proprio centro si può parlare, è la community che ruota attorno ad
Adventure Game Studio di Chris Jones, un editor per ag punta-e-clicca ispirato alle produzioni degli anni d'oro Sierra e Lucasarts. AGS è popolarissimo tra gli aspiranti adventure designer per la sua relativa semplicità d'uso, ma l'elevato numero di utenti ha come conseguenza un bassa qualità media dei giochi prodotti. Ciò non vuol dire che AGS sia uno strumento poco potente, tanto è vero che i talentuosi che vi ci sono cimentati hanno prodotto giochi di alto livello (tra i tanti,
Cirque de Zale e i
remake dei primi King's Quest).
L'altro grande engine per ag amatoriali è
AGAST Morningstar di Todd Zankich. Se AGS è orientato alla semplicità d'uso, AGAST si rivolge invece a utenti disposti a faticare sul codice in cambio di un'elevata versatilità. Non essendo un programmatore non posso giudicare, ma la percezione comune è che AGS sia "per tutti" e AGAST "per pochi". Di fatto, la comunità AGAST appare decisamente meno viva rispetto a quella AGS.
Engine per creare ag punta-e-clicca ne esistono parecchi, basta dare un'occhiata al primo dei siti che ho linkato per rendersene conto.
Dal mio punto di vista il limite maggiore delle avventure amatoriali è la mancanza di direzione artistica, in parole povere la grafica spesso fa schifo. Purtroppo gli artisti che si dedicano, o si prestano, alla scena sono pochi, in genere sono i programmatori stessi a curare anche la grafica, con risultati quasi sempre pessimi, tuttavia ogni tanto mi è capitato di incontrare qualche perla di stile che vorrei segnalare, a memoria quindi senza pretese di esaustività:
A Case of the Crabs: mystery fumettoso in bianco e nero.
the white chamber: avventura horror in stile manga.
DEAD CITY: oscura nei temi come nel visual.
Infine, uno dei giochi che attendo con più impazienza è
Indiana Jones and the Fountain of Youth, fan game che promette di regalare agli appassionati di Indy e del punta-e-clicca una nuova avventura degna di Indy 4. Lo attendo con impazienza per modo di dire, perché i tempi di sviluppo sono talmente diluiti che probabilmente non uscirà prima di quando me ne sarò dimenticato.
Ciao cari, chiudo.