Questa situazione mi ricorda una situazione ancor più paradossale che ho vissuto sulla mia pelle.
Tempo addietro, verso fine anno 2003, c'è stata qualche scaramuccia tra HS (noto negozio di San Marino, console moddate, ecc) e Sony Italia. Visto che legalmente Sony Italia non poteva fare un cacchio con la giurisdizione di San Marino (dove, se non ricordo male, gli hanno riso letteralmente in faccia), Sony ha cercato di danneggiare il suddetto negozio colpendo più clienti commerciali possibili, tra cui figurava il negozietto della mia compagna situato in una cittadina di dieci mila anime in mezzo praticamente al nulla (negozio che oggi non esiste più. Ma vabbé, quella è un'altra storia. Forse).
In pratica è partito questo maxi sequestro di tutta la merce comprata da HS, con pesanti minacce da parte della GdF (che, non me ne vogliano, loro eseguono e basta gli ordini dall'alto, ma stranamente ho l'idea che le forze spiegate generalmente vengano pervase da un certo solluchero nel metterli in pratica); ordini tra l'altro di sequestrare la merce a ogni costo, anche sfondando porte e finestre addirittura nelle abitazioni private.
Il paradosso nel paradosso è che io per lavoro ero a centinaia di km di distanza da casa, e che conoscevo la legge italiana secondo la quale, ai tempi (e tutt'ora), possedere una ps2 modificata non presenta alcun tipo di reato (a differenza del software "contraffatto" dove la legge cambia ogni due per tre, passando dal "puoi fare esclusivamente la tua copia di backup" arrivando al "scarica, masterizza, fai quel che ti pare ma non devi lucrarci su").
Insomma in mattinata arriva questa chiamata dalla mia compagna che mi avvisa: "Sono stata scortata dalla GdF a casa perché in negozio non hanno trovato niente che ci fosse stato fatturato [regolarmente, tra l'altro] dal negozio di San Marino. Sono stati gentili a non infrangere la porta a vetri e a mettere tutto a soqquadro, sono entrati a prendersi un caffé, etc, ma si vogliono portare via la tua PS2 modificata [ai tempi ne avevo anche una PAL normale, e una JAP normale GT3 Pack]". Chiedo di poter parlare con qualcuno di questi GdF che amabilmente mi risponde.
Hanno ricevuto un ordine di sequestro della merce venduta da quel negozio; obietto che in Italia è legale possedere una PS2 modificata, lui risponde che è costretto a sequestrare il tutto. E mi fa i complimenti perché dopo aver dato uno sguardo alla sua destra è rimasto impressionato: non aveva mai visto così tanti giochi originali in vita sua. Insisto che il sequestro dev'essere pure mezzo illegale [HS era già stata bersagliata da Sony Italia diverse volte e i giudici hanno sempre dato ragione a HS], ma niente. Il fatto che non ci fosse uno e dico un gioco masterizzato era ininfluente. Il fatto che fosse evidente che usavo la modifica esclusivamente per giochi Jap o Usa idem. Ordini dall'alto. Il fatto che ogni tanto collaborassi con qualche webzine, beh, manco l'ho riferito o mi ridevano in faccia.
Di mezzo c'era pure il Natale, e i due regali che avevo fatto ai figli della mia compagna, manco a farlo apposta, erano giochi PS2 (casualmente USA), e alè, in casa una quarta PS2 moddata al mio rientro in fretta e furia.
Tornato a casa, vado in caserma e chiedo chiarimenti; dopo mesi di ricerca scopriamo che basta contattare tale giudice (mi perdoni, Sua Eccellenza, ma al momento non mi viene in mente il nome) se non erro di Trento o Bolzano; lo contatta la mia compagna (tra le minacce varie c'era qualcosa tipo: "vendere / detenere questo tipo di materiale tramite attività commerciale poteva in qualche modo farla chiudere", "avvisi di garanzia", "possibilità di arresti domiciliari"); il giudice, un vero lord (di cui mi pare di ricordare un interessante sito su armi/balistica da lui stesso redatto), con molta calma ci spiega che tutto quello che è successo non aveva alcun senso, che il sequestro non era da fare, che possedere console modificate non è reato, e che avremmo potuto anche chiedere danni morali; ci indica tutto il materiale cartaceo da preparare, spedisce lui stesso una letterina, il tempo che arriva la sua busta torniamo in caserma, presentiamo tutta la documentazione, attendiamo "tornate più tardi quando c'è il maresciallo" e finalmente io riottengo la mia f077u74 PS2 moddata con messiah con qualche frase di circostanza del tipo: "eh meno male che non l'avete venduta, altriment..." - subito interrotta da parte mia nel modo più cordiale possibile: "altrimenti non cambiava nulla; nel nostro paese possedere/commerciare console modificate non è reato, è scritto anche nella lettera che ha inviato il giudice". Sorriso di circostanza.
La mia compagna invece non ha dimenticato l'umiliazione di essere stata scortata davanti e dietro da macchine della GdF per tutta la cittadina fino a casa (magari passando di fianco a chi i giochi li masterizzava davvero e li vendeva pure). Non ha scordato le minacce. Non ha scordato il panico. Per un reato inesistente. Per un gioco tra il martello e l'incudine e il suo piccolo negozietto finito in mezzo.
Il negozietto non esiste più, lei è fragile e non se la sente di rifare tutto dall'inizio quando ancora il passato la tormenta.
E l'idea di chiedere i danni morali, ci ha subito mentalmente proiettati in qualche contro-accusa di diffamazione con processo ventennale e vent'anni di avvocati da pagare in un susseguirsi di giudici fantasma o impossibilitati.
Va beh, mi do da fare un pochino in più io col lavoro, tanto vedo che anche con la terza piccola creaturina di casa riusciamo a tirare avanti tranquillamente, anzi: continuo a comprare software originale e addirittura musica/film originali. Al massimo arrivo a livelli di saturazione da lavoro e sclero un pochino io da solo in privato
PS: difatti, a proposito di scleri, molto probabilmente anzi, sicuramente, questa storiella mi pare di averla già raccontata in questi lidi... beh magari è una novità per qualcuno...