Autore Topic: La crisi dei licenziamenti  (Letto 2217 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Nookie

  • Veterano
  • ****
  • Post: 2.252
    • E-mail
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #45 il: Ieri alle 18:16 »
In percentuale sony e microsoft hanno più o meno licenziato la stessa quantità di persone. E anche Sony mi pare abbia segato studi su studi nel suo passato. immagino inoltre che qualcuno sarà re integrato (tipo quelli di Arkane).
Non vedrei come micosoft cattiva o sony cattiva, sono uguali e si comportano allo stesso modo.

Offline Spartan

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.091
    • E-mail
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #46 il: Ieri alle 18:20 »
Ma e' piu' la filosofia che il risultato, MS compra da sempre studios per chiuderli o ridurli, Sony questo non lo fa e Nintendo i licenziamenti manco sa cosa sono (a parte una quantita' irrisoria quest'anno, ma quest'anno e' toccato a tutti purtroppo.)

Offline Laxus91

  • Reduce
  • ********
  • Post: 20.750
    • E-mail
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #47 il: Ieri alle 18:31 »
Per la chiusura degli studios dispiace un mondo, si era capito che l'ondata dei licenziamenti non si sarebbe fermata ma pure questa é una botta non da poco, a prescindere dai motivi reali per cui venga fatto.
Contemporaneamente però bestemmio dentro per il sequel di Hi Fi Rush che non ci sarà e che era la cosa che desideravo maggiormente  :(

Offline Nookie

  • Veterano
  • ****
  • Post: 2.252
    • E-mail
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #48 il: Ieri alle 19:10 »
Ma e' piu' la filosofia che il risultato, MS compra da sempre studios per chiuderli o ridurli, Sony questo non lo fa e Nintendo i licenziamenti manco sa cosa sono (a parte una quantita' irrisoria quest'anno, ma quest'anno e' toccato a tutti purtroppo.)
Sony non lo fa perché fa crescere (giustamente) i suoi studios ed investe tanto su di loro. Ma il risultato finale peró non cambia.
Microsoft ha una follia di studios ridondanti, era immaginabile che sarebbe successo. Per competere con sony non deve avere tanti studi che fanno cose a caso (vedi red fall), ma pochi studios che fanno prodotti mirati per il mercato.

Offline stepkanevra

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.709
La crisi dei licenziamenti
« Risposta #49 il: Ieri alle 20:02 »
La cosa che fa sorridere amaramente sono le cazzate che dicono.
Spencer si è sempre elevato a paladino dei gamer, Ryan era una persona con gravi carenze comunicative.
"Noi crediamo nelle generazioni", ricordate?
"This is for the Players?". Si si, na cifra.
In tutto quel teatrino MS con Spencer e Greenberg si era fatta molto più accomodante, ammiccante, con una comunicazione più calibrata, giusta.
Ma ecco che anche qui escono fuori le cazzate:
Spencer che elogiava Tango per il loro lavoro e che sarebbe andato in Giappone per far si che fosse solo il primo di diversi team nipponici, ve lo ricordate?
Greenberg che parla di Hi Fi Rush come una "hit", parole sue. Di fatto è un gran gioco. Che fa lo studio? Sparisce. Anche Ghostwire Tokyo era un successo, giusto?
Ora che faranno, un direct per rimettere la palla al centro come quando si vociferava della sparizione delle console e delle esclusive multipiattaforma?
« Ultima modifica: Ieri alle 20:26 da stepkanevra »

Offline Thar

  • Generale
  • *****
  • Post: 3.352
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #50 il: Ieri alle 20:07 »
Microsoft ha una follia di studios ridondanti, era immaginabile che sarebbe successo. Per competere con sony non deve avere tanti studi che fanno cose a caso (vedi red fall), ma pochi studios che fanno prodotti mirati per il mercato.

Questo, però, collide col Phil-pensiero.
Lui intende la competizione con Sony/Nintendo in un modo un po' particolare, non è interessato a cosa gli studios acquisiti possano portare a MS, è interessato solo ad impedire che possano sviluppare per altri.
Quindi le acquisizioni a raffica con conseguenti chiusure (qual modo migliore di impedire ad uno studio di sviluppare per altri se non comprarlo per chiuderlo?)
Il giusto è giusto, anche se tutti gli sono contrari; è lo sbagliato è sbagliato, anche se tutti sono per esso.
 (William Penn)

Offline Nookie

  • Veterano
  • ****
  • Post: 2.252
    • E-mail
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #51 il: Ieri alle 20:10 »
Il fatto che abbia portato alcuni giochi su ps/nintendo (ed in futuro ne porterà altri) confuta la tua tesi.

Offline EGO

  • Eroe
  • *******
  • Post: 14.217
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #52 il: Ieri alle 20:21 »
Il futuro è grigio.
Tutte queste sfrondature e chiusure, per ora, dicono solo una cosa: chi non è padrone di sé stesso non può fallire, e non può nemmeno giocare in serie AA, altrimenti va a casa.
Invece di tornare a produrre AA, qui si sta convertendo tutto all’AAA / GAAS o nulla. Cioè proprio quello che il pubblico, e anche qualche insider, reputa non sostenibile. Stanno ormai tutti facendo come Netflix e compagnia: non ci importa di produrre quello che il pubblico dice di volere, e nemmeno di perdere utenti; anzi, chiudiamo serie apprezzate ma non abbastanza apprezzate, e aumentiamo i prezzi perché tanto chi resta paga anche per chi se ne va.

Offline teokrazia

  • Reduce
  • ********
  • Post: 25.730
  • Polonia Capitone Mundi
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #53 il: Ieri alle 20:28 »
Minchia che pugnata, Tango. :(

Offline Thar

  • Generale
  • *****
  • Post: 3.352
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #54 il: Ieri alle 20:52 »
Il fatto che abbia portato alcuni giochi su ps/nintendo (ed in futuro ne porterà altri) confuta la tua tesi.

Veramente, no.
Innanzitutto, bisogna vedere se l'aver portato giochi su PSN/Nintendo sia farina del suo sacco o se gliela hanno "suggerita cordialmente" (io, personalmente, opto per questa opzione).
Poi, dopo il bagno di sangue finanziario delle acquisizioni recenti, anche MS aveva bisogno di soldi.
E, dato che il Gamepass da solo non regge la baracca*, e che il numero di utenti comperanti presenti sulle piattaforme MS non è sufficiente a ripagare l'impegno economico per far sviluppare i giochi, giocoforza dovevano provare a trovare nuovi utenti comperanti.
E nuovi utenti comperanti si trovano solo negli eco-sistemi di Sony e Nintendo.


*in realtà il Gamepass non regge neanche se stesso, figuriamoci tutto il resto.
Il giusto è giusto, anche se tutti gli sono contrari; è lo sbagliato è sbagliato, anche se tutti sono per esso.
 (William Penn)

Offline Tristam

  • Avviato
  • *
  • Post: 474
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #55 il: Ieri alle 21:18 »
Il fatto che abbia portato alcuni giochi su ps/nintendo (ed in futuro ne porterà altri) confuta la tua tesi.

Ma mica é Spencer che ha portato quei giochi su Ps5.
Oramai Phill non conterà più nulla dentro Microsoft.
Chi sa solo di videogiochi non sa nulla di videogiochi

Offline Alan Fontana

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.676
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #56 il: Ieri alle 21:27 »
non è interessato a cosa gli studios acquisiti possano portare a MS, è interessato solo ad impedire che possano sviluppare per altri.

This

Oramai Phill non conterà più nulla dentro Microsoft.

Non ha mai contato nulla. E' solo un appassionato che funge da imbonitore per indorare la pillola a noi polli, nulla di piú. A MS dei videogiocatori fotte nulla, tanto come a Sony e per cambiare settore nemmeno a Netflix frega dei suoi utenti. La maggioransa silenziosa si accontenta di qualsiasi cosa, purché sembri a buon mercato e di valore. Non importa lo sia davvero.
 
Vinsero battaglie grazie alla loro...

Offline Devil May Cry

  • Reduce
  • ********
  • Post: 45.807
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #57 il: Oggi alle 00:50 »
Scusate però mi sfugge sta strategia. Ammesso che sia vero che M$ compri lo studio X per non far creare giochi per Sony, ma se dopo licenzi tutti quelli dello studio X, tali persone non possono lo stesso produrre giochi per Sony (venendo assunti da altri studi o formandone un altro o non so come)?
Mi sfugge sto passaggio. Che fanno, gli resettano il cervello e si scordano di come programmare?

Offline Andrea_23

  • Eroe
  • *******
  • Post: 13.666
  • Ho un problema col copincolla
    • Ventitre's Lair
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #58 il: Oggi alle 01:43 »
Sembrerebbero vittime sacrificali sull'altare del Gamepass und proiezioni completamente fuori dalla realtà, nate in piena pandemia.

Inevitabile.


Sto scorrendo il listone, in tutta franchezza non vedo grosse perdite, nel grande schema del gameplay.
https://en.wikipedia.org/wiki/2023%E2%80%932024_video_game_industry_layoffs#Major_layoffs
Sul costo umano, eh. Auguri.

Riguardo la stretta attualità:
Tango non ha mai avuto il quid, pour moi (cit.).
Arkane Studios non è Arkane Lyon. Ne è stata una costola.

Detto che Lione sta per agganciarsi una palla al piede mica da ridere (Marvel), ma per ora sorvoliamo.
« Ultima modifica: Oggi alle 01:47 da Andrea_23 »
.....f|0w
-----------. Steam ID|B.net

Offline Thar

  • Generale
  • *****
  • Post: 3.352
Re: La crisi dei licenziamenti
« Risposta #59 il: Oggi alle 03:20 »
Scusate però mi sfugge sta strategia. Ammesso che sia vero che M$ compri lo studio X per non far creare giochi per Sony, ma se dopo licenzi tutti quelli dello studio X, tali persone non possono lo stesso produrre giochi per Sony (venendo assunti da altri studi o formandone un altro o non so come)?
Mi sfugge sto passaggio. Che fanno, gli resettano il cervello e si scordano di come programmare?

Innanzitutto, blocchi IP già esistenti ed impedisci che su PS appaiano seguiti di giochi che, magari, han venduto meglio su Ps che su MS (causa maggior affinità coll'utenza PS). Quindi, sottrai introiti potenziali alla concorrenza.

Poi, costringi altri all'esborso economico al posto tuo, che sia per fondare un nuovo studio od assunzioni in studi già esistenti, che sarebbero, comunque, "costretti" ad inventarsi nuove IP (col conseguente rischio di non incontrare il favore del pubblico) e senza poter attingere al pregresso professionale di queste persone, onde evitare il rischio di venir etichettati come "plagiatori" (di IP ideate da loro, il colmo).

Se, poi, vuoi comunque dare un seguito ad una IP di uno studio chiuso, visto che ne hai comunque acquistato la titolarità, puoi sempre affidarlo ad uno degli studios sopravvissuti, magari assumento a tempo determinato una parte proprio di quei programmatori che l'han realizzata, pagandoli pure un tozzo di pane, visti i tempi poco rosei.
Il giusto è giusto, anche se tutti gli sono contrari; è lo sbagliato è sbagliato, anche se tutti sono per esso.
 (William Penn)