Si può dire tutto, di Nolan, tranne che non sappia [...] montare un film [...].
Se penso a Memento concordo, se penso ad Inception ed ai suoi indugi auto-compiaciuti abbastanza meno, se penso a TDKR non ci sto affatto.
Non è che mi venga da dire lo stesso di tanti altri registi sulla scena attualmente. Arrivo a 5, 6 forse, di cui uno è Ridley Scott che ha 1000 anni e ha fatto anche film orribili.
L'ultimissimo Scorzese non è che sia propriamente da buttare e Lynch ok, inattivo un po', ma finché ha dato è andato abbastanza oltre i comuni mortali.
Per il resto i vari Park Chan-wook, Refn, Tarantino, Lars Von Trier, Cronenberg, Aronofsky, Kim-ki Duk, Kitano, eh sì, buttiamoci pure Fincher, mi paiono tizi in grado di elargire più sostanza senza imbrigliarsi in device narrativi fini a se stessi o se del caso cimentarsi in esercizi di stili in maniera meno pretenziosa e più consona al tenore della scrittura e alle finalità della medesima.
Tra l'altro la sua caratura tecnica gli consente di dare luce a visioni che chiunque altro non si sognerebbe minimamente di TENTARE di portare sullo schermo, tipo le varie realtà a Matrioska e tempo rallentato di Inception.
L'esempio che citi è un grandissimo sfoggio di padronanza tecnica dei mezzi, infatti secondo me da quel punto di vista Nolan è inattaccabile, ma il risultato a parte un effimero effetto "wow"? Il fine? La sostanza?
Cioè, anche sticazzi della matrioska se fai un'ora da libretto-istruzioni offensivamente didascalica.
Insomma non mi fare lo snob "perché sì", che odio la stance intellettuale. ^__^
Che i toni ti suonino snobbisti ci sta, ma figurati se lo faccio "perché sì". E' che a fronte di MERITI indubbi ritengo sinceramente Nolan mediamente incapace nel gestire personaggi e gli sviluppi degli stessi (suvvia, un pacco di gente che lavora alla tv per serial lo ara pesantemente sotto sto aspetto), nell'intavolare sequenze dialogiche meritevoli di attenzione e nel comporre fotogrammi un attimino preziosi (salvo i Batman in effetti, il primo in particolar modo, come opportunamente osservava Cryu), e nel gestire certi cambi di registro e di ritmo senza restituire la straniante sensazione di un insieme un po' sfilacciato, montato troppo di testa e troppo poco di cuore per crederci e lasciarsi avvolgere.