Il problema non è il cosa ma il come. Quello che sarebbe diventata Daenerys era ipotizzabile più o meno dalla prima strage di schiavisti nell'altro continente. Il problema è come ci è arrivati, praticamente saltando un pezzo di evoluzione del personaggio.
Lo show ha una qualità di scrittura altalenante da un pezzo. Ma l'ottava è un casino totale, non è tutta colpa della quinta puntata, ma questo stesso episodio avrebbe potuto mettere qualche pezza qui e lì:
qualche dialogo più intenso con Daeny nella prima parte, invece del gioco di faccine e sussurri con Jon in cui questi le nega il cazzo. Oppure, molto meglio, avrebbe potuto affrontare la questione da un altro angolo:
1) check, battaglia più sofferta in modo da non invalidare tutto il percorso di alleanze fatto da Daeny, invece ora passa il messaggio che sarebbero bastati lei e un drago a chiudere il tutto);
2) check, città che non si arrende, in modo da mettere Daenerys davanti ad una scelta spigolosa. Controversa, abbastanza da far dubitare di lei, ma più coerente con il percorso avuto dal personaggio fino a quel momento. E anche più pregrante di impatto sul piano etico.
La follia semplicemente appiattisce qualasiasi considerazione sul personaggio, "tanto è pazza."
E il problema è che questa degenerazione psicologica, che pure poteva essere molto molto interessante, non ce l'hanno raccontata. Si ha quasi la sensazione che manchi un episodio tra la quarta e la quinta.
Naturalmente la scelleratezza di questo quinto episodio non si ferma a Daeny.
- Euron villain più bidimensionale di sempre... Roba del genere dopo Tywin Lannister fa male al cuore;
- La Montagana e le relative scelte estetiche da b-movie;
- il calcio in culo dato all'evoluzione di Jamie;
- il calcio in culo dato all'evoluzione di Cersei e alle buone doti attoriali dell'attrice, che avrà spiccicato 4 battute in croce in tutta questa season, e fatto perlopiù faccine davanti al balcone e/o col calice in mano;
- uomini del nord che perdono la bussola perché sì e non rispondono più agli ordini di Jon;
- fuoco bombarolo;
- balestre nerfate.
Per me si rasenta abbastanza il disastro. Restano in piedi le scene di carneficina tra i civili (se isolate dal contesto narrativo che ha determinato gli eventi), le scene di Arya (discutibile che rinunci all'intento di sferrare lei il colpo mortale a Cersei su input di 2 scemenze bofonchiate dal Mastino, ma tant'è), e il dialogo tra Tyrion e Jamie nella prima puntata dell'episodio. Però ecco, faccio fatica ad innamorarmi di singoli pezzi quando è l'impianto narrativo di base che è andato a puttane.