Gameplay: è una derivazione intelligente dell'mmo moderno. Certamente va a gusti, ma credo sia inconfutabile il livello di stratificazione e approfondimento che Xenoblade è in grado di offrire.
Certo bisogna aver dedizione.
Trama: ti riassumo il messaggio di fondo, poi sappimi dire se è roba da ragazzini.
Dio non ci ama, né ci odia. Ci usa nella sua indifferenza, preso com'è egli stesso nel disperato tentativo di perpetuarsi.
Siamo stati costretti ad ucciderlo per decidere del nostro destino.
Tralascio ogni ulteriore commento in merito, credo superfluo. E ignoro deliberatamente ancor di più il sostrato aggiunto dalla rivelazione finale, questa da sola mette in una luce ancor più particolare l'analisi condotta da Takahashi sull'animo umano. Non aggiungiamo troppa carne al fuoco, è sufficiente così : ).
Voglio solo far notare:
- come l'autodeterminazione è anche l'asse portante del gameplay; sintesi di narrato e giocato perfetta. Quante altre volte ti è capitato di vedere una cosa del genere? Chronotrigger?
- come l'intreccio centrale sia indubbiamente più lineare e intelligibile rispetto alla tradizione giapponese. Non c'è stato alcun bisogno di tappare i buchi con sovrastrutture arzigogolate (Gears : ) ), dato che l'immaginario con cui Xenoblade si presenta è talmente forte, evocativo, archetipico da suscitare interesse a prescindere. E' un jrpg più maturo rispetto alla stragrande maggioranza dei suoi predecessori, period. La sobrietà dei grandi classici. Ancora una volta Chronotrigger rieccheggia familiarmente : ).
- come lo storytelling 'scali' con disarmante efficacia:
se posso dare un consiglio e uno solo, indugiate a interloquire col vostro prossimo. E' un gioco generosissimo e ve ne sarete accorti, ma probabilmente non si riesce davvero a realizzare QUANTO sforzo sia stato fatto. E' incredibile. Rimarrete sorpresi, anche dopo centinaia di ore.
Colony 9, notte.
Una coppia sosta sotto un albero al chiaro di luna. Di passaggio potrebbe sembrare un quadretto banale, sdolcinato. Salvo poi soffermarsi e scoprire come la tragedia della perdita di tutti i loro cari abbia irrimediabilmente minato il loro rapporto. Sono ad un passo dal separarsi. La solitudine assoluta, fisica e morale.
Non nego che in quel frangente la cosa mi turbò e non poco. Non mi aspettavo una violenza del genere, ci rimasi male. I giapponesi sanno essere tanto amabili quanto spietati nella loro immanente, lucidissima visione sulla realtà.
Colony 9, notte [qualche mese dopo, in real life : )].
Ripasso come già molte altre volte per l'area residenziale. Sto per andarmene dalla Colonia. Forse per l'ultima volta, in assoluto. Del resto sono a un passo dal completare il gioco.
Decido quasi per caso di interpellare la coppia, pur sapendo che sarebbe stato inutile. Quelle quattro, squallide battute non sarebbero mai cambiate.
E invece mi sbaglio, e Monolith mi sorprende per l'ennesima volta, ad oltre 350 ore di gioco.
Ho salvato la partita e spento la console più leggero : ).
Questa è la punta dell'iceberg, credimi.
Indugiate!