mi sto accorgendo che [...]
Caro
@Emalord, da quanto intendo non sei orientato a scrivere articoli o approfondimenti; trovo quindi poco funzionale la forma di blog per i tuoi contenuti. Va invece benissimo il sito-vetrina pubblicato su piattaforme come Wix o similari - che conosco solo di nome, dato per lavoro ho a che fare con siti creati ad-hoc -. L'importante, secondo me, è che la piattaforma che sceglierai sia semplice da gestire e, possibilmente, che possa collegarsi a servizi esterni, come Flickr o Instagram, per avere una o più sezioni che si aggiornano automaticamente.
Ma torno al concetto di blog - weblog, diario su web -. A meno di contenuti puramente testuali, oggi è quasi completamente sostituibile proprio da Instagram: sia per la sua diffusione, sia perché il nucleo della comunicazione, soprattutto nel tuo caso, rimane l'immagine, potresti tranquillamente usare Instagram per mostrare non tanto - o meglio, non solo - le tue virtualphoto, ma il contesto, gli spazi, in cui le esponi. E quindi: oggi, la copertina del libro che le raccoglie; tra due giorni, il filmato dello sfoglio del libro; dopo qualche altro giorno, l'ingresso dell'ultima mostra dove le hai esposte; e così via. Aggiungendo un breve messaggio a ciascuna immagine, senza sovraccaricarla di hashtag, che le dia un contesto.
In questo modo non dovresti preoccuparti di aggiornare il tuo portfolio virtuale, che anzi potrebbe essere ancora più selezionato, mentre avresti sempre comunicazioni 'fresche' - di fatto, pubblicitarie -, per uno dei social più diffusi e di più facile assimilazione per il pubblico generico.