Concluso.
L'art design sottostante al livello l'ho trovato ispirato, anche se non sempre i grafici son stati bravissimi a tradurlo a schermo.
E' il classico caso di location che colpisce di più per ciò che suggerisce che per quanto in concreto allestisce.
La missione è molto buona e le Streghe di Brigmore son forse il miglior nemico a misura d'uomo di tutto il pacchetto Dishonored 1.
Non so se abbia inciso la mia condotta da High Chaos, ma in più di un'occasione mi son trovato a gestirne 6 o 7 in una stessa zonetta e devo dire che mi son piaciute.
Hanno dato luogo a scontri concitati, dove ogni finestra temporale si è dimostrata cruciale (era la max difficoltà, quindi si crepa istant), pressavano bene e, tra le movenze rapide, tra i teletrasporti, tra gli attacchi a distanza, hanno riempito gli spazi come meglio non avrebbero potuto considerate certe premesse.
3 scontri venutimi fuori, in particolare, li ricorderò tra i migliori (tra quelli a ciccia emergente non preconfezionata) che abbia vissuto in un immersive sim o presunto tale della old gen.
Bella la preannunciata chiusura del cerchio narrativa col primo gioco, anche se non mi ha del tutto convinto la scelta di design fatta per il finalissimo
Avrei preferito un Daud segnato dalla scelta fatta nella campagna madre, per dare ulteriore peso a quel momento lì e per creare una maggiore interconnessione tra i 2 lavori.
In ogni caso, dal momento in cui hanno scelto di dare a Dishonored un sequel ed uno spin-off basati su finali canonici (il 2 e Death of the Outsider), è inevitabile che qualsiasi cosa verrà giocata nel franchise finirà con l'avere sempre l'agrodolce sapore del what if.
Nel corso dei prossimi 12 mesi mi farò la triade Deus Ex: Mankind Divided, Dishonored 2 e Prey, partendo proprio da quest'ultimo, che è quello che vedo più distante delle mie ultime giocate in materia.