Lo sto giocando a spizzichi e bocconi, senza troppa convinzione.
L’ambientazione è valida e alcuni scorci sono quasi belli come quelli di Naughty Dog (quasi, eh, che è chiaro che ci hanno messo tre giochi ma ancora non ce la fanno).
Solo che il gioco è davvero ingessato. Nel vecchio Tomb Raider il mondo era sempre coerente, non c’erano gli appigli determinati da un flag “qui sì”, “qui no”, così come in Super Mario ogni superficie era ed è perfettamente interagibile. Se mi fai il gioco esplorativo non puoi prescindere, nel 2019, dal fare un mondo dotato di leggi fisiche coerenti.
Qui, purtroppo e forse più degli altri, è la fiera del muro invisibile, del “potrei appendermi ma no”, e dell’intraprendenza costantemente frustata.
Che se ti va bene ti cucchi una parete invalicabile di superfici non interagibili, ma se va male parte il ballo di San Vito di Lara con bug, fluttuazioni e incastri vari.
Poi non so, non mi sembra abbia aggiunto nulla a Rise. Ma nulla, proprio.
In definitiva direi belli i tre livelli di difficoltà, alcune ambientazioni e le tombe, quelle sì, davvero sempre interessanti (nonostante i saltuari problemi di cui sopra).