Sinceramente l'esempio che fai non mi sembra si addica alle tue considerazioni.
Il costume di Batman nel film è, appunto, tutto fuorchè un costume, come lo è quello dei fumetti o appunto quello degli X-men cartacei.
In X-men appunto hanno fatto in modo di trasformare dei costumi in tute, hanno reso il tutto meno appariscente e più vicino al concetto della funzionalità.
Lo stesso accade per Batman, dove nel fumetto il suo travestimento ha i caratteri della calzamaglia aderente, e con i suoi perchè visto che la sua deve essere la pelle di un pipistrello, nel film, e in particolare in questo film dove si pone l'accento sulla realtà umana di Batman piuttosto che su quella goticamente fumettosa, il costume aderente diventa una corazza tattica di estrazione militare, niente nel design mostra il vezzo stilistico o la deriva estetica, è tutto mirato alla funzione, nocche rinforzate, inserti di maglia, placche.
A me sembra che ci sia davvero poco del ridicolo che avrebbe caratterizzato invece una trasposizione pari pari del costume, e l'unico rammarico che mi sento di avere e che a nessun regista sia venuto in mente di creare una maschera, magari meccanizzata o un effetto speciale, che consentisse a Batman di avere gli occhi bianchi come nel fumetto, pur con possibilità di corruggare, stringere o aprire le fessure.(In Dark Knight l'espediente finale del sonar mi è piaciuto molto, ma la resa visiva, per fortuna circoscritta, sull'intero lungometraggio avrebbe ricordato troppo le "lampadine" di Ultraman)