Mi sono riletto tutto quello che ha scritto Xibal e lo farei leggere nelle scuole.
Il motivo per cui non apprezzo eccessivamente Dark Knight (anche rispetto a Batman Begins) e più in generale Nolan, è una diffusa stanchezza intellettuale che sfocia nel tautologico.
Nel primo film di Nolan Wayne compie un percorso catartico verso la genesi del suo mandato e il motivi sono ben esplicati (la teatralità, la paura, la necessità di un simbolo, l'impossibilità di poggiarsi su istituzioni, l'inaffidabilità della giustizia, il bisogno dell'anonimato ecc.), vale a dire quello che, in un contesto che pure vuole apparire realistico, porta un uomo a diventare un freak (nel suo significato sociologico) per la società e per la normalità. E' già caduto. Non un uomo di legge ma per la legge invisibile, non un criminale ma con metodi criminali, non se stesso (quindi realmente lui) e fuori da ogni direttiva in previsione di uno scopo. Quindi tutto quello che accade in TDK è una ripetizione che mi perplime abbastanza, il discorso della statistica e del danno collaterale (che investirebbe anche la scena dei traghetti) non può far sì che Batman soffra per emuli imbecilli e per una figura come quella di Dent che, appunto è assai colpibile poiché specchiata e riconoscibile. Sono tutti problemi già considerati, affrontati e risolti in BB e che fondano la specificità di Batman. Questa è la grande idea del Joker, che chiunque colpito nell'intimità e nella identità possa diventare cattivo, seppur un simbolo? E allora perché Bruce avrebbe optato per un'indentità nascosta fatta di teatralità, inganno e rapina? Lui deve compiere il lavoro che scaturisce dall'insegnamento di Ras al Ghul, di cui, ovviamente, non può accettare le conseguenze ma di cui accetta la metodologia. Risponde della sua corruzione, non di quella altrui. Altrimenti avrebbe fatto il politico, ucciso il killer dei suoi genitori o rimanere nell'ombra. Boh, il Batman di TDK non è il Batman in crisi che avrei voluto vedere.
Insomma, un pò come Inception: si aspetta di essere messi a parte di un grande segreto e infine la montagna partorisce un topolino. Anzi, già partorito in precedenza a dire il vero...
Infatti teoricamente la vera protagonista tematica di TDK non è Batman, ma Gotham.
Se nel primo film ci viene mostrato il modo attraverso il quale Bruce decide di rapportarsi alla sua città, anche e soprattutto rispetto ai suoi mentori che vogliono distruggerla perchè marcia, nel secondo questo marciume viene fuori del tutto e ci viene mostrato al contrario in che modo la città voglia rapportarsi al suo eroe (Dent compreso).
Un appunto inoltre, Bruce non accetterà mai la metodologia di Ras, infatti una potente indicazione di questo è proprio la rinuncia, spinta da Lucius Fox, al sistema di sorveglianza tramite cellulare, che comprometterebbe la libertà e privacy dei cittadini.
E nel finale del film risponde proprio della corruzione di Dent, perchè si accolla la responsabilità della morte di un eroe spacciato per tale proprio per infondere a Gotham city la speranza che esistano figure incorruttibili anche senza indossare maschere, e che anche un cittadino normale possa resistere a quella spinta trasformatrice, anche se tutti i fatti hanno dimostrato il contrario.
TDK non fa altro che mostrato la correttezza sostanziale della teoria di Ras Al Ghul, nel primo film osteggiata tout court e senza possibilità di dubbio, e allo stesso tempo il rifiuto di Batman di accollarsi, anche di fronte a tale evidenza, la responsabilità di uccidere per risolvere il problema.
Anche se non didascalicamente, viene fuori un elemento importante della psicologia di Bruce Wayne, il dissidio fortissimo tra il suo intimo ritenere se stesso, e in parte anche il padre, responsabili di non essere intervenuti la sera del fattaccio, perchè inadeguati allo scopo (da cui l'ossessione per il raggiungimento dell'eccellenza fisica), e la consapevolezza, anche in virtù di tale ossessione, di non essere in grado di lottare per Gotham come fece il padre, cioè con il solo coraggio di morire e senza mai colpo ferire, enucleando così una tematica splendidamente riassunta da una frase celebre di Gandhi:
"La non violenza è infinitamente superiore alla violenza.
Ma il messaggio della non violenza è per quelli che sanno come morire, non per quelli che hanno paura della morte.
Se uno non possiede tale coraggio allora voglio che coltivi l'arte di uccidere e di essere uccisi, anzichè trovare una maniera vigliacca per fuggire il pericolo".
E Batman è uno che quel coraggio lo cercherà sempre senza mai trovarlo...