Ri-finito poco fa, compresi i due DLC che per me fanno parte integrante del gioco vero e proprio.
Che dire, bellisismo al netto delle ingenuità e delle "ispirazioni", lo zio Alan e i personaggi che gli girano intorno, nonostante le stereotipie, sono scritti così bene che davvero diventano "gente di famiglia".
E le meccaniche... come giustamente notava
@teokrazia oltre alla pulizia, ai fondamentali rifiniti e funzionanti alla perfezione, è proprio l'idea di fondo magistralmente traslata dentro la fase interattiva in modo da far sì che questa calzi come un guanto attorno al tema centrale del gioco (o viceversa).
I due DLC poi sono incredibili: visionari quasi alla maniera di Control e capaci di valorizzare al massimo le dinamiche ludiche viste durante il gioco principale (che già di suo era bravissimo a sfruttarle a dovere reggendo alla grande per tutta la durata).
Unico neo: alla luce del RCU avrei voluto giocarlo per la prima volta oggi, con la consapevolezza di adesso, invece il conoscerlo già (anche se sono passati tanti anni e tante cose non me le ricordavo o me le ricordavo diverse) me lo ha ovviamente un po' "rovinato".
Adesso non so se partire con Quantum Break, che non ho giocato mai, o col DLC di Controla tema.
Quanto ci voglio bene a Sam Lake e soci!