Mamma mia che tranvata il PD.
Peccato, perchè a me non dispiacevano così tanto come alla maggior parte degli italiani.
Anzi, francamente fatico ancora a vedere che cosa cercava tutta quella gente che ha votato lega e 5 stelle.
Posso capire voler spaccare tutto, il piacere sadico di far capire al potentone di turno che deve fare i conti con le urne e che "dopo 5 anni se voglio ti mando a zappare l'orto!!!!!!!!1111!".
Renzi sarà anche stato pesante, e avrà pure snaturato il partito, cosa non da poco, considerando che l'ha trasformato in una succursale di Forza Italia con meno indagati; penso, però, che in quanto a scelta politica il PD rappresentasse il miglior cavallo possibile.
Ne ho apprezzato la mancanza di derive qualunquiste, la volontà di evitare promesse da bar.
Vedeste qua in provincia, la propaganda in bar è tutto una "flat taaaaax!!!!" e "via i negriii!!".
Anche i più "intelligenti", gente con una certa disponibilità economica e con cui si può parlare, ha fatto finta di crederci.
Lo sanno che è una stronzata, già da oggi si comincia a non parlarne più, ma hanno la segreta ambizione di avere il portafogli ancora più gonfio a fine anno (anche se è chiaro che non sono i numeri delle persone con un super reddito che hanno premiato certi sciacalli e certe mummie).
Senza sensi di superiorità o inferiorità, ritengo che una persona che nel 2018 si trova a votare per Di Maio o Salvini o Berlusconi sia alla frutta. Nel senso, che sia disperata e voglia dare un segnale forte (magari non chi vota Berlusconi, che lo fa forse perchè gli è affezionato). Evidentemente o spera nel condono fiscale (pochi), o non si sente rappresentata (molti). La "ripresina" non l'ha sentita e anzi, ha una paura fottuta: di qualcosa (che prende di volta in volta le fattezze degli "islamici", dei "negri", delle "tasse", forse anche della "mancanza di lavoro"), ma ce l'ha.