Lo vedi? La "discussione" è solo "parlate pure, vi aspetto al varco per rintuzzarvi le virgole leggendo solo quello che voglio leggere".
No, aspetta. Se io leggo una frase che comincia con "E, in definitiva" credo di trovarmi di fronte ad un punto essenziale del ragionamento della persona che scrive, e quindi rispondo a quello.
Non è che sia andato a cercare una frasetta scritta con l'inchiostro invisibile nell'angolo di pagina 834.
Non ho parlato di nessuna scelta, sei tu a farlo (e qui mi aspetto il parallelismo col "tu lo dici" del frikkettone palestinese, non deludetemi! ).
Comunque, l'entropia tende naturalmente ad aumentare nel sistema universo, dunque l'universo tende al caos, dunque tutto è destinato al massimo caos possibile. Lo dice la Scienza, non io.
Inoltre, se sono gli umani ad attribuire senso agli avvenimenti e non esiste un piano superiore, è chiaro che al di fuori dell'esperienza umana nulla ha senso, dunque nulla ha senso perché siamo piccolissimi e l'universo se ne frega di noi e la nostra esperienza non conta nulla, ecc ecc... Non siamo responsabili di nulla, la vita non ha scopo e dunque senso, tutto è destinato alla distruzione e i tentativi di controllo, gli sforzi di comprensione, i tentativi di miglioramento sono illusioni, rubare non è morale né immorale, strappare l'erba e uccidere un uomo non fa differenza, Berlusconi vale quanto Pertini, e in sostanza ci stiamo preoccupando per niente. Questa è la conclusione ultima dell'indagine scientifica, basata su sensate esperienze e necessarie dimostrazioni. La scienza dunque ha come punto d'arrivo la dimostrazione della sua stessa inutilità e insignificanza. La scienza "cerca risposte", ma di fatto ha già dedotto e stabilito che la risposta è "nulla", con buona pace di Douglas Adams. Dunque, ripeto: che ci stiamo a fare? Domanda retorica, visto che quanto sopra vale anche per essa.
Se dopo tutto mi vedrò rispondere "allora tu cosa proponi?", saprò con certezza che tutto quello che ho scritto è inutile
Che ci stiamo a fare?
In questo momento sto rispondendo al tuo messaggio, ecco che ci sto a fare. Dopo credo che risponderò ad alcune mail di lavoro, e tra un'oretta ho una riunione. Stasera magari mi ordino una pizza di quelle buone, poi forse vado al cinema e se rientro in tempo giocherò un po' a WoW con l'ottima gilda Tfppara.
Sono banalità? Forse si, ma non per questo mi viene voglia di autoconvincermi che dietro la mia esistenza ci sia un progetto divino per cui sono una creatura eletta destinata all'immortalità dello spirito o cose simili.
Allo stesso modo non cerco di trovare una morale superiore che mi dica che uccidere un uomo è sbagliato perché rende triste Gesù. Uccidere un uomo è sbagliato perché se tutti lo ritenessimo giusto non potrebbe esistere una società civile, e se non esistesse una società civile tutti quanti ne trarremmo un danno personale.
Tra l'altro, anche in questo caso, facciamo un distinguo: nessuno di noi immagino abbia in mente di commettere un omicidio, ma sono altrettanto sicuro che nessuno si strappi i capelli quando andiamo ad esportare democrazia in cambio di petrolio o quando consumiamo quasi tutte le risorse della terra lasciando buona parte della razza umana a morire di fame.
E' morale cristiana, questa? Non prendiamoci in giro, se esistesse una roba simile e se venisse applicata da tutti coloro che si definiscono cristiani il mondo sarebbe un posto molto diverso.
Tu vuoi crederci? Fighissimo, buon per te. Non condivido e la cosa mi sembra un po' triste, ma fino a quando te la tieni per te e non cerchi di usarla per impormi qualcosa va tutto bene... e ovviamente non va tutto bene, visto che ogni stramaledetta organizzazione religiosa che conti più di due seguaci cercherà sempre di imporre le sue idee anche a chi non vorrebbe averci niente a che fare.