Mah, a me la figura e la personalità di Cobain interessano molto poco; o meglio, mi interessano nell'ottica della comprensione e dell'analisi della sua musica, per il resto... Nevermind the Bollocks.
O forse sono io che risento zero del fascino iconico del rock e dei suoi martiri.
Solo una piccola nota sugli anni '90 e in particolare sul grunge: quando venne fuori si usciva dagli '80 di Reagan, dell'edonismo, del machismo e dei capelli cotonati, in pratica dell'apparenza che sovrastava la sostanza. C'era una generazione di giovani che nel vuoto culturale degli '80 aveva riscoperto, anche grazie al punk, il rock e che incanalava in esso i suoi propositi di ribellione, sia coscente che no. Le etichette indipendenti raggiungono il massimo fulgore proprio negli '80. Mentre in classifica spadroneggiano i merdoni hair metal o i synth beceri della government music, l'underground divenne una vera e propria fucina di talenti, un brodo culturale che non si limitava alla musica ma che abbracciava un'intero stile di vita (vogliamo ricordare il cibo per cane che mangiavano alla SST?). Do it yourself, come aveva insegnato il '77, solo con molta più rabbia, ferocia e disillusione. Non a caso il punk negli States si radicalizzò nell'hardcore e in UK nell'industrial, esperienze poi superate ma comunque fondamentali, soprattutto la prima (la seconda era molto ma molto più underground) per capire il successivo rock dei '90.
Sparita l'utopia dei '60 e la ribellione al riflusso della fine dei '70, rimaneva solo il nulla fatto di opulenza e noia, da esorcizzare e combattere con la musica. Era un'esplosione di sincerità in mezzo alle menzogne e quando è arrivato qualcuno con il talento e le capacità di farla venire fuori, tutto quanto era accaduto prima sembrava il relitto di un'epoca lontana centinaia di anni, non pochi mesi.
Alla luce di ciò la rivoluzione dei '90 fu personalistica più che rivolta verso la società. I riflettori erano puntati sui caratteri fragili e sulle vicende tormentate degli autori (e di riflesso su chi li ascoltava, sui ragazzi della cosidetta generazione X) molto più che in passato. Ovviamente si trattava di una fase, superata quando è arrivato, come diceva giustamente D3fcon, il movimento No Global, che ha segnato il passaggio dal particolare al generale.
Sto scrivendo di corsa su un PC non mio, perciò credo che l'italiano e il senso delle frasi non sia il massimo, ma spero di essermi spiegato
Cmq baku.nin ma quanti anni hai? Credevo fossimo più o meno coetanei ma se ascoltavi Blach prima di Nevermind mi sa che sei un pò più grandicello di me, che nel 1989 avevo 6 anni...