Non è che sia del tutto in disaccordo con Darrosquall (con un po' di apertura mentale ci sono un bel po' di iniziative culturali anche in città relativamente piccole, in Italia).
Solo che, per dire, se ti piace il rock? Se ti piace fare cortometraggi di animazione o sviluppare videogiochi? La vita culturale di una città non si risolve solo nella fruizione, ma anche nella creazione di cultura nuova (eliminiamo quindi la lirica da questa discussione). E in quello sì che alcune città sono penalizzate. Non so adesso, ma quando ci stavo io Palermo aveva una scena musicale imbarazzante. Una città da quasi un milione di abitante incapace di produrre UN gruppo/cantante interessante.
Poi ogni città ha la sua atmosfera. Non vedo cosa ci sia di male nel preferire un aperitivo a Helsinki rispetto a un caffè a Misilmeri. Non si è automaticamente superficiali nel primo caso e fieri duri&puri nel secondo.
PS: usare l'espressione "voglia di sballo" dovrebbe essere sufficiente a scatenare il ban immediato. La parola "sballo" non l'ha mai usata nessuno sotto i sessantacinque anni.