Visto. Degno seguito, anzi degnissimo. Di solito i seguiti escono delle chiaviche, questo no.
Con Gravity&Co. abbiamo visto un po' di tutto, il cinema s'impegna in ogni modo a mantenerci sana la prostata, ma qui c'è la cazzutaggine di Tom, no anzi, di Mav a farti ghignare di piacere.
E di più, perché volendo in Top Gun non si era visto molto.
Qui capiamo che il manico è veramente lui.
C'è anche una crescita del personaggio, sì, ora è lui il vecchietto, con le palle ancora turgide, ma qualcosa non c'è, manca, e dovrà mettere insieme i pezzi.
La scena più bella, devo dire, non è una scena d'aerei, proprio no, però vabbè, c'è altro.
Il vecchio Tom, già da qualche film, non si prende più tanto sul serio e l'autoironia lo accompagna sempre. Questo scentra un po' il personaggio di Mav che era un cupo duro.
Però siamo di nuovo lì a volare con lui, cioè Mav, che è quello che conta e che ci mancava, ora lo capiamo e lui, cioè Tom, è un expendable che sa fare il suo mestiere e lo fa vedere a tutti gli altri abbastanza inutili vecchiacci.