Vero, a questo punto tocca dare un paio di spiegazioni ^^'
[WARNING: questo non vi addormenta. Questo vi stende proprio]
Mi sono piegato in due dal ridere a seguire il dibattito sul mio Clerks.
Davvero, sono lusingato che ci abbiate trovato tutta quella roba.
Non sapevo di avercela messa, ma sono sicuro che abbiate ragione. C'è.
In realtà la genesi del racconto è semplicissima.
Sapevo solo che non volevo scrivere una cosa troppo "action", troppo "residentiv'l" (la cosa traspare anche dalle mie scelte in fase di voto), magari un po' pulp, con un po' di humor nero.
Inizialmente doveva essere qualcosa di simile ai monologhi/dialoghi tarantiniani, con uno dei personaggi che -perso nella sua passione per il cinema- sfotteva gli zombi e criticava tutto quello che succedeva come se fosse una sceneggiatura, dandomi la possibilità di perculare un po' gli stereotipi e le trame scontate della serie.
Non è un caso che abbia apprezzato moltissimo il ritrovare questo aspetto (che nel mio racconto si è perso) in uno dei finalisti.
Lo spunto iniziale era il monologo supertarantiniano di John Travolta all'inizio di
Codice Swordfish, in cui criticava "
Quel pomeriggio di un giorno da cani".
In seguito, mi sono reso conto che avevo bisogno di una spalla, per ogni evenienza (non avevo ancora idea del finale) e per giustificare i monologhi del protagonista.
A quel punto mi è venuto in mente il famoso dialogo tra i protagonisti di
Clerks (visto la sera prima della scadenza del concorso) sui manovali della morte nera.
Tutto tornava: due protagonisti, ma uno dei due sostituito da una sorta di silent bob.
Inizialmente doveva esserci una spiegazione del suo mutismo, qualcosa alla Garth Ennis, legata alla polizia.
La cosa avrebbe dovuto innestarsi sul finale, in qualche modo. Come tante altre cose, si è persa strada facendo.
Per quel che concerne lo scenario, una volta individuati i protagonisti è venuto da sé.
Le descrizioni (che -bum!- Paolo mi dice siano molto verosimili ^^) sono semplicemente la ricostruzione del negozio di
Clerks e di infiniti altri drugstore di altrettanto infiniti film iuessei.
Oltre a risolvermi qualche buco narrativo, mi piaceva l'effetto "
Dawn of the dead" delle persone chiuse nel negozietto con gli sgorbi che premono.
Per la cronaca: mai letto nulla di King. L'unico referente letterario era il classico Matheson, che è come la maionese. Va su tutto.
Devo dire però che il tutto, più che un racconto, doveva essere inteso come una sorta di sceneggiatura. La cosa si è riflessa particolarmente nella scena dell'uccisione del cugino, che risulta poco chiara perchè nello scriverla riempivo i vuoti descrittivi con l'idea visiva che ne avevo. Speravo l'effetto fosse trasferibile anche al lettore, ma mi sa che la cosa è al di sopra delle mie capacità ^^'
In ogni caso, era intenzionale che fosse descritta meno possibile, perchè anche nel leggerla il ritmo doveva essere veloce quanto la scena descritta. Nulla di peggio, imho, di una scena d'azione che va avanti per 12mila caratteri.
Per la cronaca, la cosa funge così:
[*]A è alla vetrina, fucile in mano, con la faccia premuta contro il vetro. Cerca di capire cosa sta succedendo fuori, ma gli spari vengono da un punto troppo a lato, fuori dal suo campo.
[*]B gli si avvicina mentre è di spalle, barcollante come di prammatica.
[*]A si gira verso B per vedere cosa succede, trovandosi con il fucile imbracciato puntato verso il cugino (tipo la scena della macchina in pulp fiction, quando travolta si gira).
Spara d'istinto mentre il cugino gli si lancia addosso.
Lo slancio, il rinculo ed il peso li fanno volare fuori.
Il finale è un po' frettoloso, vero.
Dovete sapere che inizialmente il racconto doveva essere brevissssssimo, meno della metà del limite.
Molte cose si sono perse per strada, ed altrettante note di colore si sono aggiunte strada facendo. Logico, dato che scrivevo ideandolo al momento, alle 4 del mattino dell'ultimo giorno (ci tenevo a partecipare).
In pratica, appena ha avuto una parvenza di senso compiuto l'ho riletto e l'ho mandato.
Ha avuto fin troppo successo, per lo sforzo che è costato.
Concludendo, ringrazio tutti per aver perso 5 minuti a leggerlo, e/o commentarlo sul forum. Belle parole, davvero.
Again, complimenti a tutti.
Alla prossima (fantastica ^^) TFP compo.