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Secondo te le traduzioni in italiano sono:

Molto utili. Non mi piace passare il mio tempo con i videogiochi e lo Zigarelli Italiano - Inglese sotto braccio da aprire ogni due minuti per capire i vocaboli stranieri. Anche se c'è qualche imperfezione, il succo si capisce ugualmente.
9 (19.6%)
Utili se fatte con criterio. Il parlato inglese con sottotitoli in italiano del primo Baldur's Gate ne è un'ottimo esempio. Il parlato italiano del secondo un pò meno...
30 (65.2%)
Utili solo per i prodotti di massa. Che senso aveva tradurre così frettolosamente un gioco di nicchia come Alpha Centauri, ripieno da capo a piedi di testo? Certe cose agli appassionati non si fanno.
1 (2.2%)
Inutili. Ormai tutti sanno l'inglese e/o comunque ho imparato a mettere le mani avanti: solo roba import, sia per PC che per console.
1 (2.2%)
Dannose. Il parlato e lo scritto in straniero oltre che a contribuire all'atmosfera sono, imho, comunque sempre migliori di qualsiasi traduttore/doppiatore possa esistere dalle nostre parti.
4 (8.7%)
Produttive. Nel senso che produrrano le prove che utilizzerà il mio avvocato per scagionarmi dalle accuse di omicidio plurimo aggravato per aver tentato di sterminare le software huose che si macchieranno del prossimo scempio traduttifero.
1 (2.2%)

Totale votanti: 45

Le votazioni sono chiuse: 23 Apr 2003, 05:02

Autore Topic: Traduzioni: la tua opinione.  (Letto 4381 volte)

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Offline BobbyZeta

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Traduzioni: la tua opinione.
« Risposta #15 il: 25 Mar 2003, 19:56 »
Carissssssimo Outerworld, l'inglese lo so benissimo ma non tanto per
godermi un videogioco (sopratutto di ruolo...) senza vocabolario o
senza perdermi il significato di alcune frasi. Renditi conto di quello che
dici. I videogiochi non saranno mai alla portata di tutti se non vengono
presentati al grande pubblico in lingua italiana (come film, fumetti,
libri), rimarranno per sempre un prodotto di nicchia.
Poi certe volte fanno proprio delle cazzate, mi traducono in italiano
picchiaduro, sportivi e giochi di corse e lasciano le avventure e gli RPG
in inglese...se almeno mettessero i sottotitoli (anche in inglese, come
in ShenMue, a me va benissimo, ma io non faccio testo in quanto
l'inglese lo so). Poi la tua spocchiosita' (imparate l'inglese) mi da un po'
fastidio...e se uno venisse a dirti di imparare per forza una cosa che tu
non conosci altrimenti non puoi vederti un film o leggere un libro? Ma
che discorsi fai? Dici che non traducono il software in italiano perche'
vende poco. Adesso ascoltami un attimo. Da noi i giochi arrivano MESI
dopo il giappone o l'america (quando ci va bene), se parliamo di giochi
per PS2 hanno le bande nere e i rallentamenti (Dante tappo che corre al
ralenty chi se lo scorda?), costano uno sproposito (in giappo costano sui
20 euro, capisci che significa? e poi mi vengono a dire che li non c'e' quasi
per niente la pirateria...) e non sono neanche nella nostra lingua.
E' normale che uno si lamenta, siamo il terzo mondoooo!!!!!!
Prova tu a far acquistare ad un americano un gioco in ITALIANO 6 mesi
dopo che e' uscito da noi, che gli costa il triplo e che va al rallentatore (sempre e solo su PS2...) vedrai quante copie se ne venderanno...3 o 4. Cmq coi 128 bit non mi lamento, e' quasi tutto doppiato o sottotitolato...
Torno a ripetere che il top per me e' Shen Mue, sottotitolato il inglese (cosi' non mi sfugge proprio niente) ma devi capire che chi non sa l'inglese
si perde il 90% della storia, quindi del coinvolgimento e del divertimento.
Sarei curioso di vedere una sala cinematografica che proietta film in lingua originale coi sottotitoli...cosi', solo per vedere quante gente c'e'.
Molto poca, e quelli che ci sono ci vanno per far vedere che sanno l'inglese....
BobbyZ.

Offline outerworld

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« Risposta #16 il: 25 Mar 2003, 22:18 »
Citazione da: "BobbyZeta"
Carissssssimo Outerworld, l'inglese lo so benissimo ma non tanto per
godermi un videogioco (sopratutto di ruolo...) senza vocabolario o
senza perdermi il significato di alcune frasi. Renditi conto di quello che
dici. I videogiochi non saranno mai alla portata di tutti se non vengono
presentati al grande pubblico in lingua italiana (come film, fumetti,
libri), rimarranno per sempre un prodotto di nicchia.
Poi certe volte fanno proprio delle cazzate, mi traducono in italiano
picchiaduro, sportivi e giochi di corse e lasciano le avventure e gli RPG
in inglese...se almeno mettessero i sottotitoli (anche in inglese, come
in ShenMue, a me va benissimo, ma io non faccio testo in quanto
l'inglese lo so). Poi la tua spocchiosita' (imparate l'inglese) mi da un po'
fastidio...e se uno venisse a dirti di imparare per forza una cosa che tu
non conosci altrimenti non puoi vederti un film o leggere un libro? Ma
che discorsi fai? Dici che non traducono il software in italiano perche'
vende poco. Adesso ascoltami un attimo. Da noi i giochi arrivano MESI
dopo il giappone o l'america (quando ci va bene), se parliamo di giochi
per PS2 hanno le bande nere e i rallentamenti (Dante tappo che corre al
ralenty chi se lo scorda?), costano uno sproposito (in giappo costano sui
20 euro, capisci che significa? e poi mi vengono a dire che li non c'e' quasi
per niente la pirateria...) e non sono neanche nella nostra lingua.
E' normale che uno si lamenta, siamo il terzo mondoooo!!!!!!
Prova tu a far acquistare ad un americano un gioco in ITALIANO 6 mesi
dopo che e' uscito da noi, che gli costa il triplo e che va al rallentatore (sempre e solo su PS2...) vedrai quante copie se ne venderanno...3 o 4. Cmq coi 128 bit non mi lamento, e' quasi tutto doppiato o sottotitolato...
Torno a ripetere che il top per me e' Shen Mue, sottotitolato il inglese (cosi' non mi sfugge proprio niente) ma devi capire che chi non sa l'inglese
si perde il 90% della storia, quindi del coinvolgimento e del divertimento.
Sarei curioso di vedere una sala cinematografica che proietta film in lingua originale coi sottotitoli...cosi', solo per vedere quante gente c'e'.
Molto poca, e quelli che ci sono ci vanno per far vedere che sanno l'inglese....
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Io non penso che il problema della localizzazione in italiano non esista. Anzi mi rendo conto della rilevanza di questo problema. Ma d'altra parte non possiamo palesemente farci nulla. Per questo invito alla rassegnazione e sono convinto che per videogiocare veramente sia necessaria la conoscenza imprescindibile della lingua inglese. Ognuno per coltivare una passione deve fare dei sacrifici. Se no può tranquillamente fare a meno di coltivarla. Nessuno lo obbliga al contrario. Anche per il cinema. Un conto è se sei una persona che lo guarda tanto per passare amenamente il proprio tempo, un conto è se per te il cinema è una passione. Una passione per la quale investire il proprio tempo. Perchè nessun appassionato di cinema può definirsi tale se finisce per perdersi la versione o il doppiaggio originale di una pellicola. E per far questo dovrà conoscere le lingue. Quando dico imparate l'inglese, non è una forzatura. Lo dico solamente per chiarire una cosa: se sei un hardcore gamer e videogiochi seriamente l'inglese lo devi conoscere. Se non anche il giapponese. Sennò ti accontenti di quello che passa il mercato. Il mio non vuole essere inteso come un'elogio alle versione NTSC dei giochi, ma come una constatazione che dissimula la rassegnazione di una persona che ha a lungo desiderato un trattamento perlomeno dignitoso per la nostra amata nazione ma che si è accorta che purtroppo non lo riceverà. Per questo dico di non sprecare futili accanimenti ed emozioni. Sono buttati al vento...
i]"So we beat on, boats against the current, borne back ceaselessly into the past."[/i]

Offline Serial Experiments Zell

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« Risposta #17 il: 25 Mar 2003, 23:13 »
purtroppo sono troppo pigro per imparare l'inglese, ho perso buona parte dei dialoghi e del senso di ff7 e di shen mue 1e2, ma li ho giocati fino in fondo con il vocabolario
purtroppo (e due) l'italia non conta nulla nel mercato vg, quindi le traduzioni scarseggiano e quando ci sono sono fatte male, poi non capisco perchè tekken tag sia tradotto (e non interamente, cosa che mi da più fastidio), ma non possiamo mettere a confronto le tre righe di testo di un picchiaduro con le diecimila e passa righe di un gdr, i costi si impennano e tutti a lamentarsi del costo dei vg.
nessuno si ricorda di : artellino gaillo su kick off?

ovviamente se il mercato dei videogiochi vuole la massa deve essere pronto a parlare italiano
ra la lotta per la pace c'è chi preferisce la lotta
------------------------------------------------------ We are a videogamers tribe !!  TheFirstPlace ownz you, beeeyotch!

Offline Darkside

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« Risposta #18 il: 25 Mar 2003, 23:19 »
"abbiamo TUTI delle debolezze"
Tratto dal retroi della copertina di DoA2 (PS2).
Degno del cut&paste

Offline *uno del popolo*

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« Risposta #19 il: 26 Mar 2003, 02:13 »
Citazione da: "BobbyZeta"
Qui siamo in Italia e si parla l'italiano, punto.

straquoto!!!
su questo punto non cambierò mai idea.
se tutti parlassimo inglese correttamente come finirebbe?
che nessuno parlerebbe più l'Italiano? brrrr non voglio neanche pensarci.
cmq ha ragione Serial Experiments Zell se si vuole conquistare proprio tutti in Italia coi VG bisogna tradurre tutti i giochi e tradurli bene.
sono di questa opinione perchè la nostra lingua mi piace molto sia come fonetica che come grammatica, moplto più dell'inglese che trovo piatto, ha una grammati troppo semplice (e questo non è certo positivo perchè appiattisce un dialogo), piatto come suono. molte frasi sono di una lunghezza senza senso perchè ci sono pochi sinonimi, mentre in ITA un vocabolo ha molte sfaccettature in base al contesto della frase o addirittura dal tono con cui è pronunciato.



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 "Una gioviale scossetta elettrica, trasmessa dalla sveglia automatica incorporata nel modulatore d'umore che si trovava vicino al letto, destò Rick Deckard."

Offline Aieie Brazo

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« Risposta #20 il: 26 Mar 2003, 02:23 »
per me va lasciata la lingua originale con i sottotitoli in inglese...meglio se in italiano...io per esempio ho apprezzato tantissimo Shen mue 2 molto meglio in jappo che sentire voci orribili di gente che non dava un minimo di profondità al personaggio! shenmue 1 l'ho finito tutto in jappo senza neanche sottotioli solo cercando di carpire dalle sfumature della voce e dalle espressioni del personaggio cosa stava accadendo! ciao!
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!

Offline Grendel

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« Risposta #21 il: 26 Mar 2003, 10:23 »
Citazione da: "*uno del popolo*"
Citazione da: "BobbyZeta"
Qui siamo in Italia e si parla l'italiano, punto.

straquoto!!!
su questo punto non cambierò mai idea.
se tutti parlassimo inglese correttamente come finirebbe?
che nessuno parlerebbe più l'Italiano? brrrr non voglio neanche pensarci.
cmq ha ragione Serial Experiments Zell se si vuole conquistare proprio tutti in Italia coi VG bisogna tradurre tutti i giochi e tradurli bene.
sono di questa opinione perchè la nostra lingua mi piace molto sia come fonetica che come grammatica, moplto più dell'inglese che trovo piatto, ha una grammati troppo semplice (e questo non è certo positivo perchè appiattisce un dialogo), piatto come suono. molte frasi sono di una lunghezza senza senso perchè ci sono pochi sinonimi, mentre in ITA un vocabolo ha molte sfaccettature in base al contesto della frase o addirittura dal tono con cui è pronunciato.



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Nessuno dice di abbandonare la nostra lingua.
Semplicemente sono CONTRO OGNI TIPO DI ADATTAMENTO, COMPRESO QUELLO LINGUISTICO!
Usare una lingua che non è propria di chi ha creato l'opera causa GIOCO-FORZA la perdita di qualche elemento del messaggio.
Unico rimedio è fruirne i contenuti nella lingua d'origine, nei limiti del possibile.
Magari può sembrare un discorso utopistico, ma dire "SIAMO IN ITALIA PARLIAMO IN ITALIANO" è una frase vecchia di 60 anni e sinceramente mi fa rabbrividire per l'offensività che porta con se.
Questo senza che nessuno di voi si senta offeso.
2.0

Offline *uno del popolo*

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« Risposta #22 il: 26 Mar 2003, 11:47 »
Citazione da: "Grendel"
Citazione da: "*uno del popolo*"
Citazione da: "BobbyZeta"
Qui siamo in Italia e si parla l'italiano, punto.

straquoto!!!
su questo punto non cambierò mai idea.
se tutti parlassimo inglese correttamente come finirebbe?
che nessuno parlerebbe più l'Italiano? brrrr non voglio neanche pensarci.
cmq ha ragione Serial Experiments Zell se si vuole conquistare proprio tutti in Italia coi VG bisogna tradurre tutti i giochi e tradurli bene.
sono di questa opinione perchè la nostra lingua mi piace molto sia come fonetica che come grammatica, moplto più dell'inglese che trovo piatto, ha una grammati troppo semplice (e questo non è certo positivo perchè appiattisce un dialogo), piatto come suono. molte frasi sono di una lunghezza senza senso perchè ci sono pochi sinonimi, mentre in ITA un vocabolo ha molte sfaccettature in base al contesto della frase o addirittura dal tono con cui è pronunciato.



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Nessuno dice di abbandonare la nostra lingua.
Semplicemente sono CONTRO OGNI TIPO DI ADATTAMENTO, COMPRESO QUELLO LINGUISTICO!
Usare una lingua che non è propria di chi ha creato l'opera causa GIOCO-FORZA la perdita di qualche elemento del messaggio.
Unico rimedio è fruirne i contenuti nella lingua d'origine, nei limiti del possibile.
Magari può sembrare un discorso utopistico, ma dire "SIAMO IN ITALIA PARLIAMO IN ITALIANO" è una frase vecchia di 60 anni e sinceramente mi fa rabbrividire per l'offensività che porta con se.
Questo senza che nessuno di voi si senta offeso.

e per quale motivo dovrebbe essere offensivo dire che in Italia si parla l'italliano?
prova a dire ad uno straniero che deve fruire i nostri prodotti in Italiano senò sattacca vedi cosa ti risponde.
per esempio Recing Evoluzione, sviluppato da italiani. credi che in USA l'habbiano pubblicato non tradotto? e in Jap?
ogni paese ha la sua lingua.
che poi si vada all'estero e si parli l'inglese per capirsi tutti è un altro discorso. Ma io vivo in Italia, parlo Italiano e voglio che i prodotti, di qualsiasi tipo, siano tradotti in Italiano.



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« Risposta #23 il: 26 Mar 2003, 11:52 »
Citazione da: "Grendel"
Semplicemente sono CONTRO OGNI TIPO DI ADATTAMENTO, COMPRESO QUELLO LINGUISTICO!

allora secondo te se io ho 10 opere in dieci lingue diverse le devo impare tutte per usufruirne? ma stiamo scherzando :shock:
a questo punto dovrei leggermi la bibbia in aramaico e in greco secondo te???!!! :shock:  :shock:



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Offline Alan Fontana

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« Risposta #24 il: 26 Mar 2003, 13:47 »
Conosco bene l'inglese, e POTREI usufruire di giochi in lingua inglese tranquillamente. ma se c'è la versione in italiano compro quella, perchè mi è più comoda. Cavolo, chi me lo fa fare di prenderla inglese? Che vergogna c'è a prenderla in italiano, soprattutto se è un gioco di ruolo pieno di testi?
La lingua inglese non mi permette di immedesimarmi completamente come vorrei, e se poi mi sfugge il significato di una frase mi sembra di aver perso qualcosa, di non aver goduto pienamente della situazione.
Perchè quando videogioco voglio rilassarmi, e il solo dovermi sforzare di capire CHE CACCHIO STANNO DICENDO Tommy Vercetti e Forelli in dialetto italo-americano, mi fa girare le palle oltremodo. Tutto qui.
A me bastano anche solo i sottotitoli, non pretendo il parlato.

NOTA: ma voi lo avete giocato Monkey Island in inglese? No perchè noi prendiamo ad esempio un platform, ma le avventure grafiche (ormai in estinzione) se non le giochi in italiano diventano tutta un'altra cosa.
Vinsero battaglie grazie alla loro...

Offline Grendel

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« Risposta #25 il: 26 Mar 2003, 19:36 »
Allora. Sbrogliamo i fili.

1- Nessuno vieta a nessuno di avere la traduzione nella propria lingua. Io criticavo il fatto di PRETENDERLA EGOISTICAMENTE e per il solo "diritto territoriale" ("siamo in XXX, parliamo in XXXiano"). Questo far valere i propri diritti è tra l'altro opinabile in partenza: ho diritto io a trasmettere il mio messaggio nella mia lingua, oppure hai diritto tu di recepirlo nella tua? Il chè ci porta al punto 2.

2- Esempio:
un libro scritto nella lingua madre del proprio autore sarà INEVITABILMENTE migliore dello stesso libro tradotto in un'altra lingua, INDIPENDENTEMENTE dalla qualità dell traduzione. Questo perchè l'autore crea il proprio messaggio IN FUNZIONE DEL LINGUAGGIO CHE USA.
Lo stesso concetto si può applicare a quasi tutti gli altri media/arti.

3- La traduzione, come dice Alan Fontana, può essere d'aiuto per apprezzare meglio le sottigliezze della lingua originale, ma non può essere il punto focale su cui basare il proprio giudizio.
Non potete dirmi che, ad esempio, MGS2 fa schifo solo perchè la sua traduzione in italiano è approssimativa, anche perchè se lo fate vuol dire che di inglese ne capite quanto basta per non aver bisogno della traduzione.

4- Pretendere una traduzione solo perchè "qui si parla la tal lingua" è poi molto, molto limitante come ragionamento. Io preferirei di gran lunga sapere una lingua in più che farmi tradurre tutto nella mia. E' anche un vantaggio strategico, se volete...
Alla faccia dell'abbattimento dei confini...
Bisogna partire proprio da quelli culturali.

5- La frase "e allora dovremmo tradurre anche le opere italiane in inglese?!?" spero sia provocatoria, perchè non ho mai detto di volere l'inglese come lingua universale, ma solo che OGNI MESSAGGIO E' COMPLETO E PIENAMENTE COMPRENSIBILE SOLO SE ESPRESSO NELLA LINGUA DI CHI LO FORMULA, comprese le opere italiane nate da autori italiani.

6-Tornando poi alla mia affermazione inaugurale,
CONOSCERE ALTRE LINGUE NON PUO' CHE ESSERE UN VANTAGGIO!
Non riesco a confutare tale affermazione.
Provateci voi, per favore.
Non potete negare che conoscere qualche lingua in più RIDURREBBE SOSTANZIALMENTE IL PROBLEMA DELLE TRADUZIONI.
Non potete.
Sarà anche la via più difficile, vi posso dar ragione, ma non potete non dire che sia la soluzione migliore.

7- tutto questo senza negare il diritto ad una traduzione perlomeno ragionata. Ma lamentarsi per presa posizione mi sembra delirante.


Spero di aver spiegato meglio il mio pensiero.
Saluti.
2.0

Offline *uno del popolo*

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« Risposta #26 il: 27 Mar 2003, 01:28 »
Citazione da: "Grendel"
Allora. Sbrogliamo i fili.

1- Nessuno vieta a nessuno di avere la traduzione nella propria lingua. Io criticavo il fatto di PRETENDERLA EGOISTICAMENTE e per il solo "diritto territoriale" ("siamo in XXX, parliamo in XXXiano"). Questo far valere i propri diritti è tra l'altro opinabile in partenza: ho diritto io a trasmettere il mio messaggio nella mia lingua, oppure hai diritto tu di recepirlo nella tua? Il chè ci porta al punto 2.

2- Esempio:
un libro scritto nella lingua madre del proprio autore sarà INEVITABILMENTE migliore dello stesso libro tradotto in un'altra lingua, INDIPENDENTEMENTE dalla qualità dell traduzione. Questo perchè l'autore crea il proprio messaggio IN FUNZIONE DEL LINGUAGGIO CHE USA.
Lo stesso concetto si può applicare a quasi tutti gli altri media/arti.

3- La traduzione, come dice Alan Fontana, può essere d'aiuto per apprezzare meglio le sottigliezze della lingua originale, ma non può essere il punto focale su cui basare il proprio giudizio.
Non potete dirmi che, ad esempio, MGS2 fa schifo solo perchè la sua traduzione in italiano è approssimativa, anche perchè se lo fate vuol dire che di inglese ne capite quanto basta per non aver bisogno della traduzione.

4- Pretendere una traduzione solo perchè "qui si parla la tal lingua" è poi molto, molto limitante come ragionamento. Io preferirei di gran lunga sapere una lingua in più che farmi tradurre tutto nella mia. E' anche un vantaggio strategico, se volete...
Alla faccia dell'abbattimento dei confini...
Bisogna partire proprio da quelli culturali.

5- La frase "e allora dovremmo tradurre anche le opere italiane in inglese?!?" spero sia provocatoria, perchè non ho mai detto di volere l'inglese come lingua universale, ma solo che OGNI MESSAGGIO E' COMPLETO E PIENAMENTE COMPRENSIBILE SOLO SE ESPRESSO NELLA LINGUA DI CHI LO FORMULA, comprese le opere italiane nate da autori italiani.

6-Tornando poi alla mia affermazione inaugurale,
CONOSCERE ALTRE LINGUE NON PUO' CHE ESSERE UN VANTAGGIO!
Non riesco a confutare tale affermazione.
Provateci voi, per favore.
Non potete negare che conoscere qualche lingua in più RIDURREBBE SOSTANZIALMENTE IL PROBLEMA DELLE TRADUZIONI.
Non potete.
Sarà anche la via più difficile, vi posso dar ragione, ma non potete non dire che sia la soluzione migliore.

7- tutto questo senza negare il diritto ad una traduzione perlomeno ragionata. Ma lamentarsi per presa posizione mi sembra delirante.


Spero di aver spiegato meglio il mio pensiero.
Saluti.

sei stato chiarissimo, fin troppo forse :wink:
vorrei solo aggiungere una precisazione al mio intervento:
io non "pretendo" (ovviamente è un modo di dire tanto anche se lo pretendo non mi caga nessuno degli addetti ai lavori) solo la traduzione delle opere estere in Italiano ma anche il contrario cioè che le nostre opere siano tradotte nelle alter lingue. il discorso è generale e non solo "siamo in Italia parliamo Italiano". si potrebbe formulare così "siamo in ...parliamo in ..." e al posto dei puntini mettici lo stato che vuoi il discorso non cambia.
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Offline Alan Fontana

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« Risposta #27 il: 27 Mar 2003, 11:27 »
Sono d'accordo con tutti e due. La traduzione è sempre utile, e anche conoscere le lingue madri lo è. Come ho detto, preferisco che i giochi
vengano tradotti, ma se non lo sono, bè allora è lo stesso.
Non rinuncio a un'opera per questo motivo.

Certo è che il discorso traduzione è spinoso, e non si può mettere d'accordo nessuno. C'è chi trova la traduzione di XXX eccelente, e chi la trova schifosa. Chi ha ragione? Magari uno pensa che la versione in lingua madre sia migliore, che i dialoghi sono stati snaturati, ecc... e l'altro invece che non conosce la lingua originale apprezza comunque il lavoro perchè meno esigente. Quindi in fondo hanno ragione tutti e due.
Perchè alla fine si può scegliere se avere l'opera in lingua madre o tradotta.

Altra cosa. Le opere che arrivano dal giappone (manga, RPG...) vengono snaturate per forza nel processo di localizzazione. Perche  mentre i jappo hanno degli ideogrammi con più di un significato (giocano spesso sui doppi sensi), in USA/Europa ci si deve limitare a delle note a fondo pagina che comunque fanno perdere qualcosa all'opera (vedi Ranma ad esempio). E allora che fare? Leggere Ranma in giapponese? O sperare che la Star Comics faccia un buon lavoro?
Qui apro una nuova strada. Ho preso ad esempio i manga perchè reputo che le traduzioni in questo settore abbiano raggiunto un buon livello. Ma è da anni che si traducono manga, mentre è da relativamente poco che si traducono videogames. L'esperienza conta. Credo che il livello delle traduzioni dei videogames stia migliorando, e questo è un fatto innegabile. Date tempo alle software house di migliorare i servizi e le traduzioni anche miglioreranno gradualmente...
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Offline Darkamon

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« Risposta #28 il: 27 Mar 2003, 13:05 »
L'italiano è la più bella lingua del mondo...Questione di punti di vista?Può darsi.Ma non per questo bisogna vivere nell'ignoranza.E' preferibile la lingua originale nei limiti del possibile,ma sarebbe anche giusto che essendo nel belpaese il videogioco sia tradotto nella lingua del paese in cui è venduto.E consentire la scelta all'interno del videogioco stesso-ora con i dvd si può,lo spazio non è più una scusa-.Nel frattempo io studio giapponese...
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Offline Grendel

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« Risposta #29 il: 27 Mar 2003, 15:03 »
Ok, adesso iniziamo a "parlare la stessa lingua"...
Ciao!
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