Autore Topic: [NES] Castlevania III: Dracula's Curse  (Letto 3049 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline EGO

  • Eroe
  • *******
  • Post: 14.145
[NES] Castlevania III: Dracula's Curse
« il: 25 Set 2004, 18:24 »
Akumajo Densetsu, portato in America con il titolo di Castlevania III: Dracula’s Curse, è uno dei migliori titoli che abbiano mai graziato il Famicom. Se il secondo episodio aveva stravolto all’inverosimile la formula del primo, qui si ritorna al mix di piattaforme, scale e candele del titolo originale. Tuttavia non tutti gli elementi di Dracula II: The Accursed Seal sono stati rinnegati, e la novità assoluta del terzo capitolo è infatti quella di poter scegliere, alla fine di alcuni livelli, quale strada intraprendere tra le due disponibili, dando accesso a locazioni affatto differenti. Ciò non solo introduce un elemento di non linearità, aumentando di conseguenza la rigiocabilità di un titolo già imponente, ma permette di reperire uno di tre alleati che possono assistere Ralph Belmont (Trevor in occidente) nella sua avventura, a patto che vengano prima sconfitti in combattimento o liberati dopo aver battuto un boss. Grant Da Nasty lancia pugnali e può scalare muri e soffitti, giungendo a bonus altrimenti inarrivabili; Sypha Belnades è in grado di utilizzare una varietà di incantesimi potentissimi e molto versatili; Alucard, infine, può trasformarsi in pipistrello e superare in volo sezioni che richiederebbero molti salti e molti scontri. Uno solo può essere reclutato, e trovarne uno significa aver imboccato un percorso che porta a Dracula attraverso livelli diversi. Un’idea innovativa ed un’eccellente motivo per giocare più e più volte.

Non che il gioco si faccia pregare, beninteso. Il sistema di controllo è quello collaudato di Castlevania, con pregi e difetti del caso, ma la difficoltà è stata ribilanciata eliminando la maggior parte delle sezioni quasi impossibili e rendendo i boss leggermente più malleabili; inoltre, la presenza delle password consente di evitare di dover ricominciare tutto da capo ogni volta.. Sfortunatamente i salti rimangono molto rigidi ed il rinculo eccessivo, e questo può mettere ancora una volta in gran difficoltà allorché le stanze dei boss siano state architettate da un sadico; purtroppo, lo scontro con la Morte è ancora uno di quelli in cui valgono queste condizioni. Ma non importa poi più di tanto: il gioco è troppo coinvolgente, con i suoi livelli tutti assolutamente diversi, ognuno con le sue insidie esclusive, tra sabbie mobili, piattaforme fluttuanti, pendoli oscillanti, blocchi che cadono dal soffitto, piattaforme basculanti, e le infinite scalinate di uno degli ultimi livelli, dove si è circondati da avversari mentre si cerca di salire in cima ad una schermata che sembra non avere confini. Il tutto rappresentato con una grafica che in certi casi arriva quasi a livelli da Super Nintendo, colorata e dettagliata con grande stile in ogni singola situazione. La torre dell’orologio e la nave fantasma sono sconvolgenti nella loro complessità strutturale, i boss più spettacolari e grandi che mai; è un altro pianeta rispetto al più scarno Dracula II.

Akumajo Densetsu può inoltre vantare quella che è molto semplicemente la miglior musica mai sentita sul Famicom, e non uso questo nome a caso. La cartuccia giapponese include infatti lo speciale chip V6, che permette alla macchina di produrre musiche che per potenza, ritmo, bellezza ed originalità non hanno eguali nemmeno in giochi più tecnologicamente evoluti. Tanta è la bellezza di brani come Beginning, Pressure, Dead Beat, Acquarius, che la decisione di Nintendo of America di non includere il costoso chip nella cartuccia USA può essere considerata alla stregua di un crimine. E non si tratta di differenze marginali: Castlevania III è un gioco radicalmente diverso da Akumajo Densetsu, sentire per credere.

Castlevania III conclude la saga dei Belmont sull’8-bit Nintendo in un modo sorprendente quanto quello in cui l’aveva iniziata. Se Castlevania era inaccessibile per molti, questo terzo capitolo si lascia giocare e conquistare da chiunque, naturalmente richiedendo il giusto impegno, non offrendo sconti e regali a nessuno. Si tratta di uno dei migliori giochi in assoluto per questa console, uno di quei titoli che il tempo non può corrodere, e per la sua qualità complessiva può essere certamente considerato come uno dei migliori Castlevania di sempre, almeno tra quelli che non deviano dalla formula del gioco originale. Un puro e semplice capolavoro, da provare, conoscere ed amare come l’opera d’arte e di tecnica che è.

VOTO: 9