Autore Topic: Sony says "No War"  (Letto 26684 volte)

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Re: Sony says "No War"
« Risposta #45 il: 15 Feb 2003, 12:20 »
Citazione
beh trovata commerciale bella e buona.....

e tutti sono piu contenti  :roll:

del resto Sony come  Microsoft e Nintendo ...non è una organizzazione di benefattori no profit.....e quindi tutto fa brodo in questa societa' commerciale

Uhm. Il mondo diviso in bianco & nero? Da una parte i cavalieri filantropi, dall'altra multinazionali composti da droidi mangiabambini?
Il tuo post non si sposa poi tanto con lu tua sign..  :wink:

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Offline Gunny

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Sony says "No War"
« Risposta #46 il: 15 Feb 2003, 13:04 »
Citazione da: "Nofx"

Ovvio, mica puoi fare uscire all'improvviso qualcuno che deve essere il peggior nemico dell'umanità cosidetta "civile".
Bisogna preparare la scena anni prima, poi lasciare che la gente si dimentichi e poi riportarlo alla luce quando è più comodo, in questo modo la gente si ricorda e pensa che sia vero.


Non credo di aver capito: intendi dire che gli attentati alle ambasciate li hanno fatti gli americani addossando la responsabilità a Bin Laden in attesa dell'11 Settembre? Penso che anche il diabolico Bush sinceramente abbia altro da fare oltre a ordire complotti simili (a parte che all'epoca al governo c'era Clinton: se poi tu mi dici che ad architettare queste diavolerie è stato un'organismo sovranazionale tipo Patriots allora è un altro discorso, ancora più opinabile a mio avviso).

Offline Gunny

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Sony says "No War"
« Risposta #47 il: 15 Feb 2003, 13:07 »
Citazione da: "Sandman"
E infatti per molto tempo e' stato un paladino della liberta' contro la minaccia sovietica :)
C'era pure in Rambo III in versione fiction dove faceva riflettere il nostro eroe sul fatto che doveva proteggere i guerriglieri afagani e il popolo oppresso dai cattivi sovietici e il loro mostro volante Hind :)


L'eroe della lotta antisovietica era Massud. I talebani (e a maggior ragione Bin Laden, che all'epoca studiava in un college inglese) c'entravano poco, a quanto ne so io.
Rambo II comunque è esilarante (che poi quella specie di fortezza volante fosse un Hind è tutto da dimostrare  :lol: )

Offline Sandman

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Sony says "No War"
« Risposta #48 il: 15 Feb 2003, 20:24 »
Citazione da: "Gunny"


L'eroe della lotta antisovietica era Massud. I talebani (e a maggior ragione Bin Laden, che all'epoca studiava in un college inglese) c'entravano poco, a quanto ne so io.


Certo che c'entravano. Nel 1979 la CIA e l'ISI, i servizi segreti pakistani, iniziarono un'operazione volta a trasformare la jihad in Afghanistan e quella di altri paesi islamici in una vera e propria arma contro l'Unione Sovietica. L'operazione fu sovvenzionata principalmente dagli Stati Uniti e dall'Arabia Saudita Durante l'amministrazione Reagan non solo vengono spedite circa 65.000 tonnellate di armi ai ribelli (National Security Decision Directive 166 firmata dal presidente in persona), ma si autorizza un flusso continuo di agenti dell'intelligence sia come supporto logistico che come trainer dislocati in Pakistan. Di fatto tale paese diventa una vera e propria scuola per "sfornare" guastatori e terroristi originari dell'Afghanistan e che in seguito sarebbero diventati i terroristi di oggi contro gli Stati Uniti ironicamente. Ad ogni modo Bin Laden è stato uno dei comandanti della guerriglia contro i sovietici fin dal 1980. Il suo apporto alla guerriglia spazia dal finanziamento all'addestramento delle truppe con la benedizione dell'Arabia Saudita (di fatto è imparentato con la dinastia regnante) e degli Stati Uniti. Al Qaeda si forma nel 1987 quando ancora il Bin Laden ha il supporto degli Stati Uniti. A tutti gli effetti il governo talebano post invasione russa in Afghanista è una creatura supportata dall'America, dall'Arabia Saudita e dal Pakistan. La situazione precipita durante la Guerra del Golfo; l'Arabia Saudita concede agli Americani la possibilità di far stazionare un numero enorme di truppe per la guerra contro Saddam. Terminata la guerra viene richiesto l'assenso all'Arabia Saudita per una presenza americana permanente in Arabia Saudita in quanto la minaccia di Saddam "sussiste". Un altro motivo di comodato della presenza del baffuto dittatore sta appunto nel giustificare la presenza permanente americana in quel settore. Con il disgregamento dell'Unione Sovietica la coalizione pro americana aveva perso coesione e anche il Pakistan era divenuto inaffidabile, quindi la presenza di una presunta minaccia in quell'area serrava le fila e giustificava una forte presenza statunitense. Bin Laden faceva parte dell'ala della famiglia reale saudita che era contro tale mossa in quanto era supportata dalla parte regnante della dinastia proprio per evitare un colpo di stato da parte di Laden e soci. Tuttora la dinastia regnante è molto debole e gli americani guardano con preoccupazione alla faccenda. Bin Laden e il regime talebano che patrocina diventano terroristi dopo che quest'ultimo inizia attività anti americane dopo essere stato bandito dalla dinastia regnante saudita.
Alessandro "Sandman" Casini
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Offline Gunny

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Sony says "No War"
« Risposta #49 il: 16 Feb 2003, 15:30 »
Citazione da: "Sandman"


Certo che c'entravano. Nel 1979 la CIA e l'ISI, i servizi segreti pakistani, iniziarono un'operazione volta a trasformare la jihad in Afghanistan e quella di altri paesi islamici in una vera e propria arma contro l'Unione Sovietica. L'operazione fu sovvenzionata principalmente dagli Stati Uniti e dall'Arabia Saudita Durante l'amministrazione Reagan non solo vengono spedite circa 65.000 tonnellate di armi ai ribelli (National Security Decision Directive 166 firmata dal presidente in persona), ma si autorizza un flusso continuo di agenti dell'intelligence sia come supporto logistico che come trainer dislocati in Pakistan. Di fatto tale paese diventa una vera e propria scuola per "sfornare" guastatori e terroristi originari dell'Afghanistan e che in seguito sarebbero diventati i terroristi di oggi contro gli Stati Uniti ironicamente.


Questo lo so. Forniture di armi tra l'altro molto avanzate (il famoso BarretM82 è stato costruito modellandolo sulle esigenze dei guerriglieri afgani).
Ma non mi risulta che Bin Laden avesse qualcosa a che fare con queste azioni. Bin Laden (da quanto ne so, ripeto) è entrato in scena all'epoca del 'colpo di stato' (posto che di stato si possa parlare) dei talebani di etnia Pashtun che hanno rovesciato la 'reggenza' dei Mujahiddin di Massud.
Non so quanto gli americani fossero interessati alla cosa: è cosa vera e indiscutibile che dopo la guerra in Afghanistan Massud perse il favore egli Stati Uniti, ma dubito che abbiano appoggiato questa o quella fazione. Non credo che avessero il bencheminimo interesse a farlo: l'obbiettivo di 'tenere in vita Saddam' si poteva raggiungere tranquillamente senza che Bin Laden vi avesse mai niente a che fare.

E comunque se l'unico obbiettivo della dirigenza americana consistesse nel mantenere il controllo sull'area petrolifera del Golfo non credi che avrebbero fatto prima a ultimare l'invasione nel '91 e installare un governo fantoccio?
ll discorso del 'nemico neccessario' per me non regge: ce ne sono talmente tanti di nemici potenziali (Iran, Corea del Nord, Somalia e soprattutto Cina), perchè sceglierne proprio uno capace di chiudere i rubinetti del petrolio?

Offline Sandman

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« Risposta #50 il: 16 Feb 2003, 15:44 »
Citazione da: "Gunny"

ll discorso del 'nemico neccessario' per me non regge: ce ne sono talmente tanti di nemici potenziali (Iran, Corea del Nord, Somalia e soprattutto Cina), perchè sceglierne proprio uno capace di chiudere i rubinetti del petrolio?


Risulta proprio da archivio dei servizi segreti americani e della NATO il supporto a Bin Laden a partire dal 1980.
Gli americani non potevano occupare l'Iraq anche per un motivo di stabilità: avevano già l'Arabia Saudita e un'ulteriore presenza americana fu considerata controproducente e si lasciò andare ogni ipotesi di invasione. Ancora questo lo dicono i consiglieri del Pentagono dell'epoca...anche le menti migliori non hanno la sfera di cristallo e commettono diversi errori. L'unione Sovietica è stata per un certo periodo un nemico in grado di aggregare realtà assurdamente divise come quelle arabe visto che premeva ai loro confini. Ricordiamoci anche che più che chiudere i rubinetti del petrolio la situazione dell'Iraq a tutti gli effetti li controllava; da un'indagine fatta nel 2002 che prende in esame il grafico relativo agli alti e bassi del costo del petrolio è venuto fuori che dopo la Guerra del Golfo abbiamo avuto la fase più stabile del mercato petrolifero negli ultimi 50 anni. Dal 1999 in poi inizia una fase di instabilità, ma l'indagine si ferma al 2000, quindi possiamo solo usare i dati attuali per completarla con il risultato che abbiamo un netto rincaro. Presumibilmente l'Arabia Saudita passerà ad una fase di estremismo da qui ai prossimi 5 anni e non potrà supportare la presenza americana per molto, per cui è fondamentale per gli Stati Uniti uno stato succube e patrocinato. Oltretutto la campagna elettorale di Bush dipende da questo: se la guerra non si fa si sarà reso responsabile di milioni di dollari sprecati per trasporto e mantenimento di truppe al fronte.
Alessandro "Sandman" Casini
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« Risposta #51 il: 16 Feb 2003, 15:50 »
Citazione da: "Sandman"

Presumibilmente l'Arabia Saudita passerà ad una fase di estremismo da qui ai prossimi 5 anni e non potrà supportare la presenza americana per molto, per cui è fondamentale per gli Stati Uniti uno stato succube e patrocinato. Oltretutto la campagna elettorale di Bush dipende da questo: se la guerra non si fa si sarà reso responsabile di milioni di dollari sprecati per trasporto e mantenimento di truppe al fronte.


E' una teoria interessantissima ma anche 'impegnativa': se l'invasione non ci sarà vorrà dire che non è corretta, concordi?

Offline Sandman

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« Risposta #52 il: 16 Feb 2003, 16:10 »
Citazione da: "Gunny"


E' una teoria interessantissima ma anche 'impegnativa': se l'invasione non ci sarà vorrà dire che non è corretta, concordi?


Se l'invasione non ci sarà ci troveremo con un mondo occidentale completamente spaccato e uno scenario politico totalmente da ridefinire. Gli americani questa guerra la vogliono a tutti i costi anche per rivangare il loro "diritto" all'essere leader dell'occidente; se vengono bloccati la situazione potrebbe avere esiti interessanti e imprevedibili.
Alessandro "Sandman" Casini
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Offline Nofx

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« Risposta #53 il: 16 Feb 2003, 17:37 »
Citazione
Non credo di aver capito: intendi dire che gli attentati alle ambasciate li hanno fatti gli americani addossando la responsabilità a Bin Laden in attesa dell'11 Settembre? Penso che anche il diabolico Bush sinceramente abbia altro da fare oltre a ordire complotti simili (a parte che all'epoca al governo c'era Clinton: se poi tu mi dici che ad architettare queste diavolerie è stato un'organismo sovranazionale tipo Patriots allora è un altro discorso, ancora più opinabile a mio avviso).


Secondo me è stato tutto ordito dagli americani, se pensi che sia impossibile che abbiano sacrificato tutte quelle vite umane, considera che non è molto diverso dal mandare soldati in vietnam, dato che per chi è al potere alla fine sono sempre "elementi sacrificabili".
Agli americani serviva il modo per tornare ad essere "i salvatori del mondo" (sai, dopo il 1945 non è che abbiano salvato il culo a molti) e cosa c'è di meglio di venire attaccati da oscure forze che minacciano il mondo ed ergersi a baluardo dei "popoli civili" della terra ???
E' fantapolitica, ma chi può dirlo?
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Offline Sandman

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« Risposta #54 il: 16 Feb 2003, 18:28 »
Citazione da: "Nofx"


Secondo me è stato tutto ordito dagli americani, se pensi che sia impossibile che abbiano sacrificato tutte quelle vite umane, considera che non è molto diverso dal mandare soldati in vietnam, dato che per chi è al potere alla fine sono sempre "elementi sacrificabili".



Lo trovo eccessivo...ricordiamoci anche che l'amministrazione Bush nei suoi intenti doveva divincolarsi dalla politica estera. Oltretutto una cospirazione del genere sarebbe stata eccessiva e problematica da coprire; la CIA nella Guerra Fredda (in cui le voci fuori dal coro erano una minoranza assolutamente trascurabile) non è riuscita a coprire completamente la cospirazione per l'assassinio di un presidente. L'America di oggi è molto più debole di allora nei suoi apparati interni (detto con parole comuni a molti analisti militari ed esperti di logistica "sta sprofondando nell'irrilevanza) chiunque pensi di poter tirare su una tale sanguinosa sciarada senza che ne venga fuori qualcosa sarebbe un autentico fesso nonchè un assassino. Peraltro è bene ricordare che chi era al potere negli ambiti politici e militari durante la guerra del Vietnam in quei posti di potere non ci è rimasto tale era la fesseria di quel conflitto. Lo stesso comunicato con cui l'esercito americano si ritira dal Vietnam non è che una sanguinosa, detestabile e stupida barzelletta. Le super organizzazioni infallibili che guidano i paesi dall'ombra esistono solo nei fumetti e nella fiction e basta vedere i disastri stupidi che i governi combinano per rendersene conto.
Alessandro "Sandman" Casini
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« Risposta #55 il: 17 Feb 2003, 13:16 »
Citazione da: "Sandman"

Oltretutto una cospirazione del genere sarebbe stata eccessiva e problematica da coprire; la CIA nella Guerra Fredda (in cui le voci fuori dal coro erano una minoranza assolutamente trascurabile) non è riuscita a coprire completamente la cospirazione per l'assassinio di un presidente. L'America di oggi è molto più debole di allora nei suoi apparati interni (detto con parole comuni a molti analisti militari ed esperti di logistica "sta sprofondando nell'irrilevanza) chiunque pensi di poter tirare su una tale sanguinosa sciarada senza che ne venga fuori qualcosa sarebbe un autentico fesso nonchè un assassino.


Soprattutto nell'odierna società digitale (vedi MGS2 nel suo piccolo), in un mondo dove la CIA attinge notizie dalla CNN....

Offline Gunny

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« Risposta #56 il: 17 Feb 2003, 13:18 »
Citazione da: "Sandman"
se vengono bloccati la situazione potrebbe avere esiti interessanti e imprevedibili.


Molto interessanti: 'dalla pace in Irak può nascere l'Europa unita', diceva un editoriale del Corriere della Sera. Penso che in un certo senso sia corretto. Non mi dispiacerebbe affatto se l'Unione Europea acquistasse un peso politico/militare, oltre a quello economico che già possiede.

Offline Sandman

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« Risposta #57 il: 17 Feb 2003, 13:31 »
Citazione da: "Gunny"
Non mi dispiacerebbe affatto se l'Unione Europea acquistasse un peso politico/militare, oltre a quello economico che già possiede.


Quello farebbe piacere a tutti, ma intanto mi accontenterei di evitare una guerra "scema" :)
Alessandro "Sandman" Casini
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Offline Giobbi

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« Risposta #58 il: 17 Feb 2003, 14:10 »
Citazione da: "Sandman"
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Secondo me è stato tutto ordito dagli americani, se pensi che sia impossibile che abbiano sacrificato tutte quelle vite umane, considera che non è molto diverso dal mandare soldati in vietnam, dato che per chi è al potere alla fine sono sempre "elementi sacrificabili".



Lo trovo eccessivo...ricordiamoci anche che l'amministrazione Bush nei suoi intenti doveva divincolarsi dalla politica estera. Oltretutto una cospirazione del genere sarebbe stata eccessiva e problematica da coprire; la CIA nella Guerra Fredda (in cui le voci fuori dal coro erano una minoranza assolutamente trascurabile) non è riuscita a coprire completamente la cospirazione per l'assassinio di un presidente. L'America di oggi è molto più debole di allora nei suoi apparati interni (detto con parole comuni a molti analisti militari ed esperti di logistica "sta sprofondando nell'irrilevanza) chiunque pensi di poter tirare su una tale sanguinosa sciarada senza che ne venga fuori qualcosa sarebbe un autentico fesso nonchè un assassino. Peraltro è bene ricordare che chi era al potere negli ambiti politici e militari durante la guerra del Vietnam in quei posti di potere non ci è rimasto tale era la fesseria di quel conflitto. Lo stesso comunicato con cui l'esercito americano si ritira dal Vietnam non è che una sanguinosa, detestabile e stupida barzelletta. Le super organizzazioni infallibili che guidano i paesi dall'ombra esistono solo nei fumetti e nella fiction e basta vedere i disastri stupidi che i governi combinano per rendersene conto.



Concordo.
Considera però (?) che in US é ricorrente la voce di una non totale (si suppone voluta) prevenzione dell'evento.

Questa potrebbe essere veritiera.

Relativamente al ruolo dell'Europa nel mondo suppongo sarebbe saggio/buona cosa che questa  acquisisse maggior peso nei rapporti con il mondo "povero", visto che il ns. continente ha contrasti interni che di fatto lo rendono un organismo maggiormente democratico e diverse anime (efficenza tedesca, umanità italiana, etc...)

Gli US invece (a grandi linee) ospitano affamati che si convertono al "sogno americano" e dal "dio dollaro", di fatto perdendo nella maggior parte dei casi voci di dissidio interno.

Ad esempio penso anche al contorno fastidiosamente commerciale che si lega alle manifestazioni no global in US.

Gli US politicamente si prefiggono un obiettivo e cercano di raggiungerlo, l'Europa avanza tra i dubbi, difatto divenendo probabilmente + "giusta"


Basano inoltre la loro storia  su un massacro unilaterale (indiani) troppo recente e mai rinnegato.

Offline Nofx

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« Risposta #59 il: 24 Feb 2003, 19:12 »
Insomma, secondo voi i quattro aerei dirottati li hanno davvero visti quando si sono schiantati ??? Cacchio, radar ovunque, il miglior sistema di intelligence sulla terra, satelliti spia di qua e di la...e non hanno visto che quattro aerei seguivano rotte "leggermente" diverse da quelle che si possono percorrere ??? Suvvia, non vi sembra un po' strano ??? E alla torre di controllo cosa facevano ??? Ah, maledetti videogiochi, evidentemente erano distratti...
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