Scusa, ma i difetti che citi per la maggiorparte sono riscontrabili anche in blasonati prodotti attuali. I dettagli degli ambienti (che quelli sì, oggi sono poca cosa) all'epoca erano notevoli, e la monotonia non so proprio da cosa possa esserti stata causata (non c'è un ambiente uguale al successivo, in Half Life).
Ma il più grande pregio del gioco dei Valve è la coerenza, il fatto che per la prima volta sei 'tu' in un mondo immenso e pienamente esplorabile. I binari virtuali su cui si svolge l'avventura non sono mai stati così invisibili, siccome per ogni ambiente la meta successiva è sempre l'unica, sì, ma anche la più logica.
La mancanza di 'livelli', la narrazione che scorre intorno a te sia che tu te ne preoccupi o che te ne disinteressi, gli innumerevoli approcci tattici all'azione, la grande quantità di armi a disposizione, ma anche solo le situazioni in cui ti trovi per tutto il gioco, comprendenti guerriglia urbana come non si era mai vista, soprattutto completamente gestita da una IA rivoluzionaria per l'epoca (i mitici scontri tra Xen e i marines).
Poi proprio con Quake 2 lo vai a paragonare? =D
Boh, al limite con Duke Nuk'em 3D, all'epoca anch'esso sufficientemente rivoluzionario, ma Quake 2 è parecchio piattino in confronto a questi due titoli.
Tutto questo per l'amore del ragionamento, poi se non ti è piaciuto pazienza. =)
Ciups.