2 film
Sapore di Mare
Si ok, l'abbiamo visto tutti 100mila volte in TV ma complice l'estate e Youtube ho deciso di rivederlo. Una struttura narrativa a sequenze senza una vera trama non è il massimo, ma il film ha il pregio di raccontare una storia universale su cui più o meno tutte le generazioni possono riconoscersi.
In particolare quello che mi è sempre rimasto impresso del film è il finale e la sua interpretazione. Ho sempre letto e sentito che il finale mostrerebbe Luca (Jerry Calà) che vedendo Marina (Marina Suma) ripensa all'amore che ha perso e a ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. Io invece l'ho interpretato in maniera diversa, più negativa.
Luca non riconosce Marina e quando Felicino (Cristian de Sica) gli suggerisce chi era, Luca la associa al fratello portarogna che invece pare ricordare molto più di lei. Più tardi Luca fa recapitare un messaggio a Marina scusandosi delle lettere che non le ha mai scritto. Non sono così sicuro che così Luca dia finalmente importanza a Marina, ma è il successivo sguardo di Marina il nodo centrale del finale. Imho Marina fulmina Luca con aria di superiorità facendogli capire che a differenza di lui che continua a fare lo scemo, lei è cresciuta e ha smesso di vivere nel passato. Luca abbasso lo sguardo non tanto perchè si pente di non aver ricontattato Marina ma perchè attraverso Marina che quasi lo deride si rende conto di quanto poco abbia raggiunto nella vita, di quanto piccolo è al suo confronto. Così almeno l'ho inteso io.
Showgirls
Dal thread delle Tartarughe Ninja, ho preso spunto dal dibattito Bay Vs Emmerich per andare a cercare i film di Paul Verhoeven che invece reputo di gran lunga superiori a quelli dei due. Mi sono ricordato di aver visto Showgirls in TV, probabilmente censurato, e non avendo niente di meglio da fare ho deciso di rivederlo.
Già ai tempi, seppur già bello che stroncato da tutti, Showgirls non mi è sembrato un film così malaccio.
A rivederlo oggi invece penso che Showgirls non fosse un film facile. Dopo Basic Instinct, Verhoeven probabilmente cercava di spingere l'acceleratore sulla componente pruriginosa ma non potendosi permettere attori di grido per il ruolo principale senza rischiare una compilation di vaffanculo dall'industria del cinema, ripiega su Elisabeth Berkley che però ha un ruolo non certo semplice. Il risultato è un film all'apparenza banalotto probabilmente perchè a differenza della precedente filmografia la critica che il regista ficca all'interno della pellicola non (mi) è sembrata troppa articolata ne originale. Verhoeven però non credo puntasse a fare un film di nicchia, è evidente dal battage pubblicitario. Ho trovato che questa sia la principale differenza rispetto ad altri film la cui componente erotica è portata all'eccesso, come ad esempio Baise Moi (Scopami) che però nonostante l'interpretazione a mio avviso ottima della protagonista per certi aspetti rimane un film terra terra e che cmq vanta di attori provenienti dal mondo hard, o Antichist che usa lo stesso espediente e che ha una sceneggiatura molto asciutta che ruota su pochi personaggi. Il film deve reggere sull'interpretazione della Berkley che oltre a lavorare sulla caratterizzazione del personaggio avrà ricevuto un training non indifferente sia sul mondo degli spogliarelli che su quello della danza per le scene degli spettacoli a Las Vegas, senza considerare che rimane con la farfallina bella visibile al vento per buona parte del film. Imho Showgirls, così per come è impostato, era un film non facile da realizzare e nemmeno da capire, ma meritevole di una certa rivalutazione. Infatti solo da poco pare sia stato rivalutato e ne hanno fatto anche un musical.