Opinione impopolare: Il cinema coreano è molto meglio di quello americano
non so, non sono mai andato oltre i 10 film che tutti hanno consigliato negli anni.
Cioè alcuni devo ancora vederli..
Qualche giorno fa consigliai
Il Buono, Il Matto E Il cattivo, figata!
Ci piace la tua spontaneità fiordo, continua così che vai bene!
You're breathtaking!
Paterson (Jim Jarmusch, 2016)
Film che non ho capito. Perché mi sembrava di vedere una vita misera, un uomo incastrato in una situazione abbastanza spiacevole con l'unico sfogo di scrivere brutte poesie ma brutte proprio perché la realtà che abita è brutta, quindi col messaggio che la poesia è anche normale che sia morta al giorno d'oggi.
Invece per tutti Paterson racconta di un bravo ragazzo, con una fidanzata buffa, situazioni buffe che ti ricordano di apprezzare le piccole cose che ti capitano ogni giorno ed esserne felice.
Sarà un periodo acido il mio. O il faccione di Driver che non digerisco..
Cmq gran film, uno di quelli che con poco, restituisce tanto, leggero ma allo stesso tempo ben costruito.
Però ripeto non l'ho capito per niente.
Cioè, fossi nel protagonista io non sarei così felice.
Cesare Deve Morire (2012, Paolo e Vittorio Taviani)
Questo è un filmone. Cioè poteva essere solo un ottimo film per l'idea iniziale, ovvero facciamo un finto documentario su dei carcerati a Rebibbia che mettono in scena il Giulio Cesare di Shakespeare usando come attori veri carcerati di Rebibbia, ma è proprio un bel film che ha belle idee, un bello sviluppo nel suo dualismo tra la situazione dei carcerati e il bellissimo testo del Bardo. Tra l'altro il film è praticamente solo le prove verso lo spettacolo, eseguite nei locali di Rebibbia e questo è ulteriormente straniante, anche perché con testi come quello di Giulio Cesare ogni cosa trascende lo spazio e il tempo. Poi, dura pochissimo, ad un ora e 20 non arriva. Prezioso.
Under The Shadow (Babak Anvari, 2016)
Produzione horror Inglese-Iraniana, il film tra la sua forza dall'ambientazione, gli anni '80 del conflitto iraniano-iracheno a Tehran. Qui vediamo una madre e una figlia che cercano di resistere ad un jiin (mostro del folklore arabo) portato da una bomba inesplosa atterrata nel loro palazzo. E tutta la prima parte del film non ci fa vedere niente, ma racconta le difficoltà vere di vivere una situazione del genere tra restrizioni e costante paura di un attacco missilistico. Poi, nella seconda parte il film diviene propriamente horror, forse usando espedienti un pò passati rispetto agli horror degli ultimi anni ma sempre comunque tenendo sulle spine lo spettatore. Tra l'altro il mostro del film rappresenta bene il vero male di quella situazione, ciò che spaventava veramente, l'essere ripiombati in una dittatura religiosa che toglieva le libertà individuali e di una guerra insensata.
Insomma, bel film, ottime le due protagoniste, soprattutto la madre con la sua fissa per Jane Fonda e questo suo cambiare completamente a seconda della necessità (parlo del velo..).
Film necessario, e ancora una volta l'horror si riconferma perfetto per trasportare l'orrore della vita quotidiana nel soprannaturale e fare grande cinema.
Matinee (Joe Dante, 1993)
Si ritorna a Joe Dante, di cui qualche mese fa adorai i Gremlins, rivisto dopo tanti anni. Questo è un film più piccolo, meno pretensioso ma comunque eccellente per almeno un paio di cose. La storia è molto bella nella sua semplicità, un regista di serie B horror negli anni '60 arriva in Florida a presentare il suo nuovo film,
MANT! - Mezza Uomo Mezzo Formica Completo Terrore proprio nei gironi in cui Cuba sembrava voler usare i missili atomici proprio verso quella parte dell'America. Ed è straordinario quanto cavolo somiglia questo allarme con quello che abbiamo vissuto un anno fa con supermercati presi d'assalto (con tanto di focus sulla carta igienica) e negazionista (però nel film un pò più giustificati dei nostri).
Poi, naturalmente si parla di come i film dell'orrore all'epoca erano visti non di buon occhio ma come erano anni luce avanti rispetto a molte altre produzioni dell'epoca (nel film vediamo un estratto della bellissima commedia d'avventura
Lo Scioccante Carrello Della Spesa Parlante) e di come naturalmente i progressisti della epoca invece volevano la libertà di proiettare anche i film dell'orrore (anche se alla fine.. vabbè non spoilero).
Certo, sono spunti che il film butta lì, in sè è una bella storia di prime pomiciate e di amore verso il cinema con il contesto interessante detto prima, ma sono spunti presentati in maniera perfetta con mano ferma.
E c'è anche un chiaro riferimento a una cosa che ho amato in Gremlins, ovvero il cinema visto come rito collettivo, pieno di casino e gente che commenta il film cosa che (mi auto-cito):
vorrei che l'esperienza cinema fosse più corale e casinista come quella che mostrano i Gremlins in questo film (quando cantono Ehi-Ho!l, che capolavoro di scena), anche se so che per molti sarebbe davvero l'inferno in terra.