Rango ( Gore Verbinski, 2011)
Film d'animazione pieno di citazioni 'adulte', intelligentemente spettacolare nella sua messa in scena spoglia (siamo nel deserto western) ma fatta a puntino. Scene d'azione divertentissime piena di personaggi buffi ma anche inquietanti (un pò Burtoniani..?). Consigliatissimo ed originale. Verbinski ancora una volta si riconferma un grande regista come ne
La Cura Del Benessere.
Source Code (Duncan Jones, 2011)
Me lo sono rivisto e mi è piaciuto di più della prima volta. È un film che poteva essere la partenza di un filone che avrebbe potuto dare tanto ai film d'azione americana ma non è stato così e pazienza. Ci rimane un film dove tutto torna, che riserva alcuni ottimi colpi di scena ed una parte finale, dopo la risoluzione, magari lunghetta ma che ci tiene a far risaltare il lato più umano della vicenda (bellissima la scena finale nella piazza con la scultura riflettente). Se non l'avete mai visto dovete recuperarlo.
Trasporto eccezionale - Un Racconto Di Natale (2010, Jalmari Helander)
E se babbo natale fosse un mostro affamato di bambini cattivi come narravano i miti del personaggio nel Nord Europa in antichità?
Produzione finlandese/norvegese e si vede visto una certa ambiguità che può risultare incerta nel delineare i personaggi e che risulta inedita nelle nostre normali visioni. Una favola dark che mischia anche la commedia con tanto di protagonista bambino ma non rinuncia a spaventare.
La storia di una piccola comunità di cacciatori in Lapponia che si vede fronteggiare il risveglio di questo essere che potrebbe essere il vero Babbo Natale.
Film brevissimo a cui sono abbastanza sicuro hanno anche aggiunto scene per rimpolpare il minutaggio (la scena iniziale..) ma consigliatissimo.
Tra l'altro, ha un finale immenso, completamente fuori di testa e grottesco.
Walt Disney 1928-1940
Non sapevo in che topic era adatto un testo del genere, quindi lo copio qui e bon.
In pratica mi hanno prestato un
Disney + che prendeva polvere. Mi sono visto i corti e i film disponibili sulla piattaforma dei primi anni della Disney.
Si parla di una 40ina di produzioni, non tutto quello che produceva la casa al tempo, ma una selezione che mi è sembrata più che accurata.
Naturalmente il primo è il solito
Steamboat Willie del '28. Prima apparizione di Topolino ma anche di Minnie e Gambadilegno. Nessuno mi toglie dalla testa che Topolino rappresenta un giovane afroamericano, anche solo per gli strumenti musicali che suona, come la mitica washbord, la tavola del bucato, strumento musicale davvero usato nella band nere dell'800-inizio '900.
E a proposito di musica, sicuramente il tratto di distintivo si queste produzioni è il rapporto concreto tra musica ed immagini. Matrimonio questo che culminerà proprio nel 1940 con
Fantasia, passando anche per
The Goddess of Spring del '34 che è una mini opera lirica d'animazione fatta e finita, sicuramente tra le basi dei duetti tra Biancaneve e il Principe nella pellicola del '37.
Ma i primi corti sono spesso ritmati, slapstick a ritmo di musica, esempio meraviglioso del 1940 è
Paperino E l'appuntamento dove si assiste ad uno spettacolare appuntamento romantico musicato con Paperina e i dispettosi nipotini a tenere le danze (tra l'altro Paperino, Paperino e i 3 nipoti tutti con solito doppiatore, ci si muore dal ridere).
Altra summa, oltre vabbè a
Fantasia, è sicuramente
Il Concerto Bandistico del 35, spettacolare (ma davvero) corto dove un paperino in una delle sue prime apparizioni, osa disturbare una band orchestrale diretta da un serioso Topolino, fino a quando non interviene direttamente un uragano a fermare la festa (ma non la musica).
E che animazioni tutt'ora splendide.
Si parte dal bianco e nero e si va nel colore a partire dal corto (bellissimo, il livello iniziale di
Cuphead, tra l'altro)
Fiori E Alberi del '32.
Persino gli evidenti limiti tecnici di
Biancaneve oggi risultano teneri, figli di una passione per il prodotto che rimangano negli annali ma a guardare come nel film si muove la fauna è stupendo, animali che sembrano veri nei loro movimenti.
E’ quello che più stupisce di
Biancaneve, anche per una storia minimale dove si perde un quarto d’ora a ricordare al target dell’epoca (bambini sicuramente) quando è importante lavarsi le mani prima di mangiare.
Anche se la caratterizzazione dei nani è perfettamente funzionale, character design perfetto.
Sempre sul tema del rendere gli animali si animati ma realistici, un’altra perla è
Il vecchio mulino del 1937, dove i protagonisti sono gli animali che devono affrontare una tempesta. Anvche questo altro straordinario esempio di relazione tra musica e immagini, un pezzetto lasciato fuori da
Fantasia in pratica.
Altra perla nascosta tra i corti sicuramente
Lo specchio magico (1936) con un topolino novello Alice nel paese delle meraviglie. 8 minuti che ricalcano lo spirito dei romanzi in maniera straordinaria.
Topolino che naturalmente era la star, a cui Walt dava anche la voce fin dal primo corto ma che doveva confrontarsi con quello che fin da subito è stata l’idea più geniale di questi anni: Paperino.
Prima in versione becco lungo, poi in forma definitiva, i corti con protagonista Paperino (o come spalla a topolino con pippo, sicuramente il più celebre è la perla lucente
Topolino e i fantasmi del 1937) sono i più divertenti per il suo modo di fare iroso e beffarbo allo stesso tempo.
Topolino può essere qualsiasi cosa, cambiare carattere via via che le esigenze lo richiedono ma Paperino no, doveva per forza rappresentare tutti i vizi capitali possibili e rendersi perciò irresistibile. Lui e i suoi tre nipotini, troppo carini.
Che altro aggiungere?
Three Blind Mouseketeers (1936) divertente ma un minimo di cattivo gusto visto oggi.
Pinocchio, il secondo classico ad oggi fa molto ridere vedere di quanta italianità è infarcito soprattutto nei nomi dei personaggi e la scena con la balena (che ingoia tonni, probabile omaggio al libro originale) è una mostrar muscoli tecnici che fa paura ancora oggi.
Infine, c’è
Fantasia che personalmente nel secondo tempo a momenti mi stanca, mi duole ammetterlo.
Animazione colta ed avanti degli anni (e infatti incasserà tantissimo, 12esimo film a livello di incassi al mondo, ma sul lungo periodo) che porta avanti il discorso tra musica e film d'animazione ma anche tra live action e animazione (celebrissima la stretta di mano tra Topolino e Stokowski).
Una opera coraggiosa e fuori dal tempo.