La Prima Volta (Massimo martella, 1997)
Bello che si beve birra e alcolici facendo attenzione a non far vedere l'etichetta. Veramente altri tempi. Comunque filmetto a volte anche un pò confuso.
L'Infernale Quinlan (Orson Welles, 1958)
Non mi è piaciuto. E peccato che il famossimo piano sequenza inziale è veramente bello. Ma l'ho trovato un pò così..
E' anche vero che i polizieschi non sono il mio genere preferito e questo è classico che più classico non si può.
Coraline (Henry Selick, 2009)
Carinissimo.
Favola dark in stop-motion (si basa su un racconto di Neil Gaiman).
La storia è una bella tetra ed originale favola con alcuni momenti belli tetri
che magari in più verde età mi sarebbero rimasti tanto impressi ma comunque funzionano anche ora che sono vicino i trenta.
E' una esplosione di idee visive, tutte molto centrate (alcune completamente fuori di cozza).
Certo, è il film del solito regista di Nightmare Before Christmas quindi tecnicamente non si discute anche se,
malgrado fatto meglio, più pulito e tutto, la storia di Jack Skeletron era molto più affascinante a livello di atmosfera in barba
ai 15 anni di differenza.
Ma sono paragoni anche crudeli da fare. Comunque consigliato.
Flash Gordon (Mike Hodges, 1980)
Ma la gente che si lamente dei film di supereroi che non fanno ridere cercendo di far ridere si è mai visto questo?!
Una battuttina continua. Personaggi sopra le righe. Non sono riuscito ad arrivare in fondo, comunque.
A quella patina anni '80 (come per Conan) che non riesco a sopportare (PERDONATEMI)
Interceptor, Il Guerriero Della Strada (George Miller, 1981)
Praticamente ho capito che nell'81 Miller aveva già in mente Fury Road ma ancora non c'erano i mezzi.
Gran film al netto di certe cose che sembrano assolutamente imposte dalla produzione (e il cane, e la spalla comica, e il bambino,
ecc..) che rischiano di rovinare il film, tutto il resto (la quota fury Road) è una figata allucinante. Quanto funziona
ancora. (ma quanta genialità c'è nel filmato inziale
che racconta la storia solita assurda su come è inizata la guerra nucleare
ma prende vere immagini e non fatte per il film??!!).
Metteamoci poi che è un film che ha inventato il post-apocalitico e nulla.
I Vitelloni (Federico Fellini, 1953)
Maiala se scalciava i culi il cinema italiano quegli anni. Ma poi con storie di un'attualità (ma diciamo la vera parola: eternità)
paurosa. Che poi alla fine è una semplice commedia ma dentro c'è il ritratto cinico ma innamorato della Provincia italiana base.
Tema che tra l'altro ho molto caro. Anche solo Roma, citata più volte e vista come lontanta, una meta da raggiungere ma che poi nessuno veramente lo fa.
E la scena di Fausto che ritorna da Roma portando l'ultima novità, per loro, per loro in provincia.
Ma ricordiamoci che a volte anche le metropoli possono fare male per quante sperate e pensiamo a Leopoldo e il suo dramma in
quattro atti.
Cose che solo chi abita in Provincia può capire.
Ah, Alberto Sordi straordinario.
Borotalco (Carlo Verdone, 1982)
Visto subito dopo i Vitelloni. Marò. L'avessi mai fatto.
Praticamente in trent'anni il cinema italiano era diventato quello che è ancora oggi (salvo qualche eccelenza degli ultimi favolosi anni). Uno schifo.
Che poi non è neanche un bruttissimo film ma il confronto è impietoso.
C'è il personaggio di De Sica che fa l'accento napoletano che è da manate forti in faccia.
Ma tutta la storia è già una cosa piattarella, banale e con un finale che non ha senso (fai quello che vuoi, tanto alla fine sarai comunque ricompensato).
Non avevo mai visto un film di Verdone e dicono che questo sia il peggiore dei primi tre suoi, però è un film decisamente bruttino.
Non so come i romani hanno detto che è l'erede di Sordi.