Io tutto questo astio per Spring Breakers non lo condivido. Quando l'ho visto la mia reazione è stata ambivalente. Del tipo: "Che cagata pazzesca! Beh, non male però." Delle tematiche non me ne può fregare di meno, così come della trama, ma il film ha comunque una certa potenza visiva. Visto a notte fonda, è senz'altro suggestivo e, anche grazie all'atmosfera trasognata e a quelle immagini ripetute in loop, è quasi ipnotico. Tutto sommato, devo dire che l'esperienza mi ha lasciato soddisfatto.
Ad ogni modo, questo fine settimana mi sono visto due film che mi sento di consigliare:
Slow West: un giovane scozzese attraversa l'America in compagnia di un cacciatore di taglie per raggiungere la ragazza che ama.
Soffre un po' dell'inesperienza e della giovinezza del regista, ma è senz'altro una rivisitazione interessante del genere western.
The Lunchbox: a causa di un errore del fattorino che consegna il cestino del pranzo al posto sbagliato, una casalinga infelice e un solitario impiegato inziano una corrispondenza epistolare.
Una specie di commedia romantica fatta con sensibilità e delicatezza. A me è piaciuto molto, anche per il fatto che, essendo un film indiano, mi ha offerto uno spaccato di una realtà a me quasi totalmente sconosciuta.