Autore Topic: [PC] Runaway Lights  (Letto 2824 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline [c]ego

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.139
  • I'm not a number. I'm a free sheep.
[PC] Runaway Lights
« il: 21 Giu 2004, 12:08 »
A letto i primogeniti, serrate le porte, sgozzate pure l’agnello grasso ed ingozzatevi di pane azimo, sta arrivando l’angelo della morte. Già che ci siete però, fate pure scorta di birra e patatine, il Giorno del Giudizio potrebbe vedervi impegnati per un bel po’…

RUNAWAY LIGHTS – The Day God Stood Still (2004)
Sistema: PC | Produttore: Rockstar | Sviluppatore: Eden Studio | Genere: simulazione | Numero di giocatori: MMORPG | Versione: PAL




I giochi migliori escono sempre quando meno te lo aspetti. Runaway Lights è uscito senza squilli di trombe e senza alcuna press-release, eppure oggi è fra noi e puzza di capolavoro fin dalla sua confezione: un box di cartone riciclato con inciso sopra l’occhio racchiuso nel triangolo, Dio. L’assenza di scritte o di immagini la dice lunga sulle mire del celebre Albert Johan, ideatore questa volta di un gioco controverso, violento e semplicemente geniale. Runaway Lights è un simulatore multi-player del Giorno del Giudizio, che ci potrà vedere nei panni di praticamente chiunque, ad ogni partita infatti il gioco ci assegnerà un alter-ego diverso e casuale: barboni, professori, deejay, pure casalinghe. Una volta iniziato l’Arcangelo Gabriele ci riassumerà brevemente le regole del gioco: il Creatore vuole dare inizio al Giorno del Giudizio, ma essendo un perfezionista estremo, ha intenzione di farlo cominciare solo quando sarà rimasta una sola persona in vita. Il vostro scopo è di essere quella fortunata persona.

Data l’eccezionalità dell’evento Dio vi concederà un solo omicidio, dopo il quale il giocatore verrà investito da una luce divina che gli renderà impossibile nascondersi dagli altri giocatori. Una volta che i partecipanti avranno tutti commesso il loro primo omicidio, saranno liberi di eliminarsi a vicenda tra peccatori, ma privi di qualsiasi arma. I giocatori si ritroveranno con la sola fortuna ed un paio di gambe per scappare dai propri inseguitori. Per diversificare l’azione di gioco vengono introdotte anche modalità alternative, fra queste, il gioco a squadre etnico saprà inorridire l’opinione pubblica ed intensificare l’esperienza videoludica. Come suggerisce il nome, i giocatori saranno chiamati a dividersi per squadre in base alla propria etnia ed a eliminarsi di conseguenza. Da citare inoltre l’immancabile modalità time-attack, ci troveremo già ‘illuminati’ e dovremo raggiungere la chiesa più vicina nel minor tempo possibile.

Graficamente parlando c’è ben poco da rinfacciare al team di Albert Johan, a patto che abbiate una scheda grafica degna s’intenda. Centinaia di modelli poligonali foto-realistici su schermo senza alcun rallentamento, bad-clipping o fogging,  effetti climatici variabili e un realistico alternarsi del giorno alla notte. L’immensa città dove si svolge Runaway Lights è realizzata con dovizia di particolari ed è una piacevole fusione dei monumenti più famosi di tutto il mondo, avremo il Colosseo a pochi passi dal ponte di Brooklyn, il tutto delimitano dalla Muraglia Cinese.
   
I controlli del giocatore sono gestiti interamente da un saggio utilizzo del mouse, due pulsanti saranno infatti sufficienti a svolgere tutte le decine di azioni utilizzabili. Scelta audace in vista di una possibile conversione per le console, ma che al momento risulta sicuramente la più immediata ed istintiva. Chiusi in un vicolo cieco e circondati dal nemico, basterà un doppio click per impartire al personaggio il comando di arrampicarsi per la scala antincendio, geniale.

Al momento di andare in stampa SPC è ancora dubbiosa del comparto sonoro, l’assenza del parlato lascia l’amaro in bocca, nonostante l’ottima colonna sonora del compianto Michael Kamen e la possibilità annunciata di utilizzare un microfono per interagire con gli altri giocatori. Un’ultima pecca sembra essere la totale assenza di una modalità di gioco singolo, per nulla compianta una volta iniziata una sessione on-line, ma che avrebbe potuto allargare il bacino d’utenza del gioco anche a chi non ha una connessione adsl.




[tutte le immagini prese dal sito www.gamespot.com]

Bottom Line: raramente capita di avere fra le mani un gioco perfetto, ma per una volta SPC si sente di consigliare l’acquisto di Runaway Lights a tutti, indiscriminatamente. Un’esperienza di gioco unica alla quale difficilmente le parole potranno mai fare giustizia, ma concessi anche solo 5 minuti di gioco si rivelerà inaspettatamente nel capolavoro quale è. Polemico, irriverente e totalmente politically-incorrect, farselo sfuggire sarebbe diabolico.

Voto: dieci su dieci

   Intervista a Albert Johan.

   si ringrazia il negozio Clastro Games per aver fornito il gioco.
Sono allergico all'italiano medio
[c]ego lavora nella periferia videoludica, le sue opinioni non hanno nulla a che vedere con quelle dei suoi mille e uno clienti. Uno più, uno meno.