Nel febbraio dello scorso anno,una bolletta diretta a me di Telecom viene smarrita.Fortunatamente vengo a sapere da un vicino di casa l'imminente scadenza del tempo a disposizione per il pagamento.Saputo questo,durante una telefonata al 187 vengo informato delle modalità disponibili per saldare il conto:pagare in posta tramite bollettino,per poi ritelefonare per comunicare gli estremi di avvenuto pagamento.Cosa che viene fatta puntualmente.Evidentemente,però,qualche brillante operatore deve aver fatto qualche piccolo errore di trascrizione dei dati,visto che nel dicembre successivo mi viene tagliata la linea telefonica in uscita.Chieste spiegazioni,,mi viene detto che a loro non risulta che quella bolletta sia mai stata pagata.A questo punto,ennesima telefonata al 187,informandoli del fatto che la bolletta è in realtà già stata saldata.Ricomunichiamo gli estremi di pagamento:linea riattivata.
Maggio 2004:la linea telefonica viene tagliata di nuovo.Altra telefonata al 187 in cerca di chiarimenti,ma ormai prossimi all'esaurimento nervoso.I motivi elencati come spiegazione dell'accaduto sono i soliti:mancata registrazione di avvenuto pagamento.Richiedono nuovamente i 40 urio della bolletta.A questo punto parte da qua una raccomandata di indignazione con ricevuta di ritorno(specificando,ovviamente,l'assenza dell'intenzione di ripagare nuovamente ciò che è già stato pagato)indirizzata alla sede telecom di Asti,accompagnata dalle fotocopie dei bollettini su cui è stato effettuato il versamento.Dopo una settimana la linea viene riattivata.
Ma.C'è sempre un ma.
Oggi,ore 11 circa.Il campanello suona,e il vikingo trova ad attenderlo il postino,nelle cui mani troneggia una raccomandata da parte di telecom,sezione di Bari.All'interno c'è un invito a saldare i famosi 40 urio,minacciando il ricorso a vie legali nel caso ciò non avvenga.
Inutile dire che sono scandalizzato da tutto questo.Qualcuno di voi ha mai avuto esperienze di questo genere?Come ne siete usciti?