Finito 10 minuti fa.
Considerazionismo vikinghico assortito.
Graficamente non dirò molto, aggiungerò solo che raramente (mai?) ho visto uno stile tanto ispirato, un uso dei colori migliore ed un effetto complessivo tale da lasciarmi a bocca aperta dall'inizio al combattimento finale. Character e monster design assolutamente splendidi. Peccato per i pesanti rallentamenti che di tanto in tanto si fanno vivi, per esempio in certe rotazioni di telecamera durante i combattimenti.
Discorso simile per il sonoro. Era molto tempo che non tenevo l'audio dell'amplificatore così alto. Cristallino e artisticamente stupendo, imo. Ci ho messo un pò a digerire gli effetti sonori usati in sostituzione delle voci, forse il particolare più 'stonato'. Non ci ho messo molto a farci l'orecchio, comunque.
Il gioco parte lento, all'inizio sembra destinato al ciclico ripetersi della medesima meccanica (trova l'alberello >>> guariscilo >>> bonifica l'area), ma poco per volta si acquisisce la sensazione di prendere parte a qualcosa di più grande. E poco dopo, ci si ritrova protagonisti di una bellissima fiaba interattiva. Fiaba che comunque, per quanto bella, è ovviamente dotata dei suoi bei difettucci.
Il primo: la dannatissima telecamera. Spesso e volentieri si trasforma nel peggior nemico del giocatore, molto più dei mostri stessi. Ricordo tantissime occasioni in cui ho scomodato i santi di un intero calendario perchè non riuscivo ad inquadrare correttamente un nemico pronto per essere 'pennellato' mentre un altro mi attaccava dalla parte opposta.
Secondo: la scarsa difficoltà generale del titolo, e la relativa prevedibilità di almeno l'80% degli enigmi. Se a questo aggiungiamo che il prode Issun si fa letteralmente in 4 per impedire che il giocatore rimanga senza un'idea di cosa fare per proseguire, si ha il quadro di un'avventura dalla difficoltà non proprio a misura di giocatore incallito.
Terzo: Issun stesso. Cristo, tappategli la bocca. Lo voto come personaggio più invadente della storia dei videogiochi.
'Ho capito, per salire lassù dovrei fare in modo di raddoppiare l'altezza dei miei salti, ficcati una patata in bocca, microbo. E guai a te se mi chiami ancora palla di pelo!'
Altra cosuccia: la locazione finale l'ho trovata un modo subdolo per allungare il brodo. Avrebbero dovuto escogitare qualcosa di diverso secondo me.
Giocando ad Okami ho comunque goduto. Storyplot affascinante e mai ripetitivo, probabilmente anche per via del fascino suscitato dalla mitologia giapponese stessa (e questo mi porta a pensare che, comunque, Okami sia un titolo che o si ama, o si odia, senza mezzi termini, a seconda del fatto che la mitologia giapponese piaccia o no), tanto tanto humor (finalmente, nel mondo videoludico è una cosa che, ahimè, latita abbastanza), parecchie cose da fare anche extra-trama (sebbene alcune siano un pò banali in effetti) e cura per i particolari completano la visione di un pezzo da 90, e che pur coi suoi difetti, non esito a definire 'capolavoro'.
Un must.
Ah, la galleria dei bozzetti post finale è I-N-C-R-E-D-I-B-I-L-E.
Ecco, ho detto.
Moo.