I gialappi non sono cosi' male.
No, sono molto peggio. Ed è abbastanza inutile discuterne, cosi come di Zelig o di altri programmi che fanno solo tristezza infinita. La comicità a buon mercato,senza impegno e un pò volgarotta ci può stare (non sono tutti buster keaton o i fratelli marx), ma almeno deve fare ridere. La gialappa è solo un trio di incapaci totali.
Che sono incapaci totali non è vero, e la riprova ne è il fatto che fanno TV da tanti anni, ricavandosi una loro nicchia di affezionati e lanciando un sacco di giovani talenti. Certo non sono comici veri, come ho già scritto, ma si sono ritagliati un loro spazio senza imbrogliare nessuno, senza "svendersi", e senza abbandonarsi alla volgarità gratuita.
Anche su Zelig sei troppo drastico: è un programma che soffre per la quantità di comicità che deve produrre, essendo così costretto a mandare in scena gente tipo "Tatiana", che la scena non dovrebbe vederla nemmeno col binocolo. Ma allo stesso tempo Zelig produce del buono, e penso ad Ale e Franz e ai duetti di Bisio/Incontrada(Hunziker).
"Incapaci totali" è una definizione che tendo ad associare a gente come il Bagaglino o i tristi figuri dell'attuale Guida al Campionato.
Poi non mi stancherò mai di ripetere: e' TV di quantità.
Sono ormai finiti da tempo gli anni della TV degli Arbore, dei duetti Minà-Troisi o dei monologhi deliranti di Benigni-Mario Cioni. Adesso ci sono troppi canali, troppi programmi, troppa richiesta a fronte della scarsa disponibilità di comici di serie A, che alla fine preferiscono, giustamente, il teatro.