Sono un giocatore di poker da ben 15 anni(adesso ne ho 30)e sul gioco d'azzardo in generale ne ho sentite di cotte e di crude.Oggi si tende spesso a colpevolizzare questo tipo di "svago"(entro certi limiti,a volte difficili da non oltrepassare,io lo defisco tale),a considerare chi lo "pratica" come un malato,un drogato o qualcosa del genere.Bè,sicuramente se si oltrepassa quel famoso limite(ritengo che tale limite sia variabile(fattori scatenanti)e fortemente soggettivo),il rischio di "ammalarsi" esiste sul serio ma io non farei di tutta l'erba un fascio.
Per quanto mi riguarda, l'azzardo(sono anche stato in qualche casino') mi è sempre piaciuto,ma non per questo mi sono mai giocato la macchina,la casa o che so' io.Per me è appunto una "passione" che condivido con alcuni amici(siamo circa 7/8 persone che ci alterniamo nelle varie partite).
Ammetto che ci sono stati momenti in cui il rischio di "sconfinare" l'abbiamo toccato anche noi ma siamo sempre stati in grado di rendercene conto e fare marcia indietro.Chi ne resta vittima(del gioco),probabilmente ha alla base problemi "personali"(psicologici,familiari,lavorativi,ecc.)che non gli permettono di mantenere il tutto entro limiti ragionevoli.Ritengo pero' che questo possa avvenire in qualunque ambito,non solo nel gioco.
Volevo sapere se qualcuno di voi(magari i piu' grandicelli)condivede questa "passione" e cmq cosa ne pensa a riguardo.
P.s.per chi la condivide...qual è stata la vincita/perdita piu' grossa(specificare il gioco)?