Magari dico una puttanata ma credo che sbagliamo a continuare a paragonare vg a musica o cinema.
Sono tre cose diverse e soprattutto nate diversamente e per scopi radicalmente opposti. Ovvero musica, cinema, pittura and so on nascono (correggetemi se sbaglio) come accontentamento di un impulso creativo dell'autore DOPO si trasformano, in parte, in prodotti fatti per vendere.
I VG invece cosi ci nascono, perchè vabbè che all'inizio i Ralf Baer, i Nolan Bushnell e i David Crane volevano mettersi alla prova, ma lo scopo di fondo rimaenva sempre quello di far soldi (altrimenti il raccogli monete del frigorifero rotto che ospitava il primo prototipo di Pong che c'era a fare? ), e non c'è neanche niente di male in ciò ben intesi. DOPO si è giunti ad avere opere accomunabili negli intenti ad un bel quadro o ad un film.
Di conseguenza se c'è un ruolo della critica non è certo quello di influenzare autori e software house piovriformi.
*CUT*
Mi pare che ti domandi e ti rispondisci da solo
Di certo il paragone letterale è insensato, ma lo è pure quello tra musica, cinema e letteratura; ma le origini delle diverse arti poco contano e, sopratutto, sono davvero poco utili per classificare le cose. Quel piccolo ma fondamentale periodo quando si faceva il VG per mettersi alla prova e rilassare le giornate dei colleghi è esattamente identico ai periodi di nascita delle altre arti. Poi la "virginità" commerciale del VG è cosa breve, ma per via del periodo in cui è nato più di qualunque altro fatto. Oggi quakunque cosa viene sfruttata commercialmente nel giro di pochissiomo tempo, VG e cinema tra questi. E, per dire, l'architettura non è praticamente mai stata svincolata da interessi commerciali o pratici, ma resta arte.
In questo senso la critica svolge sicuramente un ruolo di guida, a suo modo. Leggendo le interviste agli sviluppatori si intende in fretta quanto in fondo siano sensibili alla stampa, sia per i contenuti delle osservazioni più interessanti che per l'influenza che ha la stampa a livello pubblicitario, un potere non enorme ma neanche irrilevante.
Una critica che vada al di là del catalogo con voti è imporante a più livelli: per far crescere il medium, per sensibilizzare la gente allo stesso, e per far crescere la critica stessa. Il cambiare il linguaggio della critica serve anche a cambiare la consapevolezza della stampa, cambiare l'atteggiamento di parte del pubblico e in definitiva del mercato. Questo oggi è relativamente evidente, i produttori di VG hanno quasi sempre veicolato la stampa in tutto e per tutto, ma ora che cresce il target dei giochi e cresce anche l'età media dei redattori le cose potrebbero, lentamente, cambiare. Le guide per gli acquisti più o meno raffinate non spariranno mai, ci sono anche per cinama e musica, appunto. Ma intanto qualcosa di diverso arriva.