Vorrei davvero giocarlo, ma mi farebbero comodo dei consigli su come approcciarlo. Mi pare di aver capito che @Spartan e @Il Gladiatore siano dei fan del gioco... non è che mi dareste qualche dritta?
Eh...
Come fai a parlare brevemente di uno dei videogiochi più significativi della storia?
Come fai a esprimere la grandezza di uno dei pochissimi titoli che usa il videogioco per narrare e non il contrario, dando finalmente senso alla dimensione comunicativa del videogioco, che è questa e non sarà mai quella che ci propinano oggi per "grande storia"?
Come fai a far comprendere come la storia in sé, per passaggi, profondità, stratificazione culturale e modo di rappresentarla non abbia eguali in nessun (sottolineo
nessun) altro videogioco da me mai provato? Toh, Silenti Hill ma si gioca in casa.
Come rendere bene l'idea di costrutto ludico che finalmente utilizzi una forma di stealth rigorosa nelle richieste ma originale nella sua sua specificità (sightjack) per apparecchiare una partita a scacchi in tutte le sue numerose variazioni?
Come spiegare che la ripetizione dei livelli non sia un mero artificio ludico ma un modo per estrinsecare a livello metacomunicativo il tema della ciclicità presente nel gioco? Di paragonabile sono Majora Mask.
Come comunicare le decine e decine di idee a livello enigmistico, come le più pregiate avventure grafiche offrono, che necessitano di osservazione, studio, intuizione, a formare un mosaico devastante dal punto di vista della consapevolezza finale? Folclore, sincretismo religioso, psicologia, in un puzzle che alla fine ti lascerà senza fiato come dimostrano i numerosi studi sul gioco presenti in internet.
Come fai a far capire l'orrore provato in determinati livelli, con figure grottesche che gelano il sangue alla sola vista, in ambientazioni oscure, piovose, deprimenti, in cui fuggire, nascondersi, attendere con il cuore in gola? Qui personaggi sono ancora qui, nel mio cervello, con quei volti e quelle espressioni. Devastanti.
Come spiegare la bellezza del meccanismo ludico, fatto di abilità manuale, improvvisazione, cattiveria ma correttezza (il marchio di fabbrica dei grandi videogiochi), della forma più nobile di trial&error (la dimensione costitutiva di questo medium) che permette di volta in volta di migliorare con l'incrementare delle tue competenze?
Come si può pensare di consigliare qualcosa a te
@Dan, visto che in Forbidden Siren nessuno può davvero aiutare qualcuno? Devi solo avere costanza, non demordere e prendere tanti schiaffi, quelli che ti porteranno a capirne la grandezza, sia del suo periodo di uscita che nel periodo corrente.
E' un esempio perfetto per far comprendere quella dimensione di "complessità" che ha perduto il gaming moderno, complessità di meccanismo, di comprensione, di pensiero laterale. E di difficoltà.
Non sai quanto possa invidiarti.