dobbiamo capire un attimo di cosa stiamo parlando.
A me interessa la parte strategica delle mosse del Napoli e nello sfruttamento del mercato di riferimento. Dato che il risultato sportivo è - quasi sempre - un proxy della forza economica e di mercato (banalmente i calciatori fisicamente più performanti sono quelli seguiti da professionisti e con strutture migliori) della squadra, in questo senso - rispetto al passato e rispetto al luogo comune storico - il Napoli rappresenta una rottura gestionale e narrativa rispetto a tutto quello che è lo stereotipo di Napoli.
Ancelotti è l'idea di investimento necessario per una struttura che cerca di crescere e migliorarsi. All'interno di un sistema di potere politico, economico e mediatico che è in larga parte controllato da una società come la Juventus che ha capito prima degli altri come si sarebbe orientato il mercato.
Visto che in Italia il discorso di solo campo non serve (il 90% della comunicazione verte su altre cazzate, le persone non seguono le partite, ma guardano solo risultati ed highlights ed alla fine comunque vogliono solo vincere e non vedere uno spettacolo degno) ADL ha scelto la strategia dell'upgrade sulla parte di standing manageriale. Addio Tuta, addio Sigaretta, addio "ci siamo cacati sotto", addio "facciamo cazzate" ed addio autenticità.
In tutto questo l'integralismo politico-filosofico di Sarri (compresi i soliti cretini che cercano la scusa ideologica per ripetere frasette del cazzo) non ha aiutato a definire un percorso di crescita comune che andasse oltre "proviamoci quest anno e poi vaffanculo".
Purtroppo l'identificazione non funziona con le istituzioni ed i napoletani stanno sempre a cercare sto cazzo di messia salvifico, mentre dovrebbero semplicemente spendere più soldi per la squadra. That's it.
Vi ricordo che il mondo dove "i presidenti spendono" non esistono più, ma le squadre di calcio sono aziende che debbono rispettare certi livelli di redditività e di struttura finanziaria. E vi ricordo anche che, pur considerando tutte le attenuanti, alcune considerazioni sono ben oltre la logica.
Sarri e De Laurentis hanno giocato una partita a scacchi, ma coscienti che il prossimo anno, dopo la grande delusione di questo, sarebbe potuta andare solo peggio. Dato che molti calciatori erano rimasti per l'alchimia creata in quel gruppo, arrivare a fine anno comunque con una sconfitta, avrebbe comportato l'inizio del prossimo con meno morale.
La mossa di Ancelotti è una mossa strategica da grande imprenditore.
Ora però voglio l'accordo con l'adidas, l'apertura al merchandise serio e lo sfruttamento delle opportunità della internet generation che negli ultimi anni ha eletto Napoli come squadra Hype.